Le indiscrezioni sulla Finanziaria "salvano" scuola e ministro

Mai fuga di notizie è stata tanto provvidenziale come quella che ha anticipato i progetti di tagli della Finanziaria sulla scuola.
Le indiscrezioni sulla bozza di Finanziaria predisposta dal Ministero dell’Economia arrivate in mano ai sindacati della scuola durante il confronto con il Governo hanno fatto saltare il banco.
Nell’articolato del testo ufficioso si parlava di graduale innalzamento del rapporto alunni/docenti con un effetto stimato di riduzione di almeno 100 mila posti di docente; si prevedeva la cancellazione dei posti in deroga per il sostegno e l’innalzamento del rapporto (da 1:138 a 1:168) per determinare l’organico dei posti di sostegno per una riduzione complessiva di altri 40 mila posti circa; si parlava anche della riduzione del 6% dei posti ATA (15 mila circa).
Una macelleria, come l’ha chiamata la Cgil-scuola.
Il sindacato ha minacciato immediatamente mobilitazione e sciopero, e lo stesso ministro Fioroni si è affrettato a prendere le distanze dai colleghi di Governo.
La fuga di notizie ha evitato il peggio per la scuola – che attendeva invece investimenti – ma ha dato una mano soprattutto al ministro Fioroni che ha potuto svolgere un’azione difensiva all’interno del Consiglio dei Ministri, evitando smentite clamorose e imbarazzanti delle sue numerose dichiarazioni di rilancio e potenziamento del sistema che hanno contraddistinto i primi mesi di azione al Ministero della Pubblica Istruzione.
Non è da escludere comunque che la fuga di notizie rientrasse in una tattica del ministero dell’Economia: sparare molto alto per poi far digerire tagli comunque consistenti.