Lazio in zona arancione con riapertura delle scuole da martedì: i nuovi colori delle Regioni

La cabina di regia del premier Mario Draghi con i ministri sul prossimo decreto Covid è anticipata alle 12. Secondo quanto riporta Ansa, il Presidente del Consiglio alle ore 14.00 terrà una conferenza stampa presso la Sala Polifunzionale della Presidenza del Consiglio. Intanto le regioni si preparano a un altro weekend blindato, tutte in zona rossa o arancione come da decreto (con la Sardegna ex bianca e ora arancione), mentre oggi il monitoraggio settimanale dovrebbe permettere il passaggio alla fascia arancione del Lazio.

In bilico il Veneto, la Lombardia dovrebbe restare nella zona rossa mentre la Toscana spera di uscire dall’area di massima restrizione. In Valle d’Aosta, invece, si ipotizza di anticipare la zona rossa già da sabato, con un Rt balzato a 1,75 (quasi due contagiati per ogni infetto) e 291 positivi su 100 mila abitanti (la soglia massima prima del rosso automatico è di 250). Sono al vaglio misure per limitare gli spostamenti e gli assembramenti nel fine settimana. “Da lunedì saremo certamente in zona rossa”, dice il governatore Erik Lavevaz.

Per quanto riguarda il Lazio, si parla di tornare zona arancione da martedì, 30 marzo. In questo caso “gli asili nido, le materne, le scuole elementari e le medie riapriranno con le attività in presenza. Per quanto riguarda le superiori, queste rimarranno chiuse continuando ad assicurare la didattica a distanza. La decisione riguarda le giornate antecedenti le vacanze di Pasqua e sarà formalizzata nelle prossime ore con un’ordinanza regionale a firma del Presidente della Regione Lazio”. Lo rende noto Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro, Scuola e Formazione della Regione. Il Lazio entrerà in arancione da martedì, dunque. L’ordinanza del ministro alla Salute Roberto Speranza che l’ha messa in rosso, come tutte le altre dell’ultimo periodo, è infatti entrata in vigore di lunedì (nel caso specifico il 15 marzo) e non la domenica come quelle dei mesi precedenti. Si voleva dare più tempo ai cittadini per prepararsi al cambiamento e anche concedere ai ristoratori un giorno in più di lavoro, per di più in un festivo. Visto che l’ordinanza dura 15 giorni cesserà di avere effetto appunto il 30, quando quindi potranno riaprire le scuole.