Lavoro: famiglia e orientamento dei figli

Un andamento su cui riflettere con attenzione, ancor più se a fare queste scelte sono i genitori piemontesi ed in particolare i torinesi, tradizionalmente votati a indirizzare i ragazzi verso gli istituti tecnici e professionali. A Torino si registra una crescita significativa delle iscrizioni per i licei, e in particolare per i licei scientifici e linguistici. Il fatto appare ancora più sorprendente, considerando che il ‘piemontese’ ministro Profumo, per anni docente e rettore del Politecnico di Torino, ha fin da subito sollecitato in ogni modo i ragazzi e i genitori a preferire l’istruzione tecnica e professionale indicando a modello la vicina Germania.

I genitori sembrano voler dotare i ragazzi di una solida cultura di base più forte e strutturata, in cui la forza del ragionamento, la complessità della riflessione critica li aiuti forse ad elaborare meglio le attuali contraddizioni, il cambiamento e la fragilità sociale, l’ambivalenza culturale e politica. Forse una preparazione più generalista li metterà in grado di costruirsi strumenti di conoscenza del reale più precisi e allo stesso tempo più flessibili.

Francesco de Sanctis, direttore dell’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, ha dichiarato a Tuttoscuola che non si tratta però di una situazione che impoverisce il nostro territorio, vista l’ampia e ricca offerta degli indirizzi liceali introdotta dal riordino della secondaria: gli istituti tecnici infatti hanno tenuto, con un -0,6% che non è comunque ancora definitive, mentre i professionali – che registrano un calo (-2,5%) – devono essere rafforzati e sostenuti, rappresentando un settore importantissimo del nostro sistema formativo.

E’ certo però che la scelta delle famiglie, in tempi di incertezza sulle prospettive, è quella dei licei, con un investimento su una formazione più generalista e meno professionalizzante, per l’acquisizione di competenze di base e trasversali più che specialistiche.