L’anagrafe degli studenti per conoscere meglio gli esiti degli esami di Stato.

Da almeno quattro anni è stata costituita dal Miur l’anagrafe degli studenti, uno strumento di notevoli potenzialità che, però, è rimasto a tutt’oggi sostanzialmente sottoutilizzato.

Se opportunamente integrata con le anagrafi regionali o comunali, potrebbe servire, ad esempio, per controllare in tempo reale la dispersione scolastica oppure per verificare la veridicità degli organici.

Potrebbe servire per seguire da vicino i flussi della popolazione scolastica con cittadinanza non italiana oppure per valutare più analiticamente l’andamento degli esiti scolastici degli alunni in tempo quasi reale.

A proposito, proprio, degli esiti scolastici, il Miur ha deciso già da questo anno scolastico di rilevare l’andamento, studente per studente, degli esami di Stato. Negli istituti statali.

La nuova rilevazione – precisa il capo dipartimento per la programmazione, Giovanni Biondi nella nota trasmessa a tutte le scuole secondarie superiori –  è intesa a fornire un quadro di maggior dettaglio sui risultati conseguiti dagli studenti, esiti che saranno successivamente messi a disposizione delle singole istituzioni scolastiche, anche per consentire una valutazione comparata all’interno della realtà territoriale.

L’elemento di novità riguarda l’unità di rilevazione. Fino allo scorso anno i risultati degli esami di Stato venivano infatti comunicati complessivamente a livello di scuola, mentre da quest’anno i dati dovranno essere trasmessi per singolo studente.

Nella nota ministeriale si invitano le segreterie delle scuole a controllare e correggere i dati in individuali attualmente in anagrafe

Alla messa a punto dell’anagrafe collaborerà anche l’Agenzia delle Entrate per la correttezza dei codici fiscali degli studenti, elemento probante per un’anagrafe attendibile e funzionale.