La valanga della montagna raddoppiata stravolge le graduatorie/1

Il raddoppio del punteggio per servizio prestato, dalla materna alle superiori, in scuole di montagna – modifica inattesa introdotta dalla nuova legge sulle graduatorie permanenti – rischia di diventare una valanga che cambia la fisionomia delle attuali graduatorie permanenti, stravolgendo punteggi e posizioni dei docenti già iscritti, e rischia anche di determinare un ingorgo pericoloso nella definizione – urgente – delle nuove graduatorie.
Il Parlamento ha voluto inspiegabilmente premiare il servizio di supplenza prestato in scuole che abbiano almeno una sede in località al di sopra dei 600 metri. Cosa voglia dire “scuole” (istituzioni scolastiche?) e cosa voglia dire “sede” (plesso periferico, sede distaccata, o comune?) è tutto da capire, interpretare (e da contestare con ricorso per chi si vedrà escluso).
Non viene indicato alcun limite di popolazione che possa individuare nel piccolo comune una condizione territoriale di disagio, cosicché possono tranquillamente essere comprese in questo premio del raddoppio gratuito città capoluogo di provincia come Enna (971 metri s.l.m.), L’Aquila (714) e altri grandi comuni dell’Italia orografica.
La novità del punteggio raddoppiato spingerà migliaia di docenti a rivedere le domande già presentate, avvalendosi del nuovo termine del 15 giugno prossimo, come disposto dalla legge (art. 1, comma 4).