La Uil Scuola chiede un incontro al Ministero sul precariato

Dalla Uil Scuola, a nomine dei docenti quasi completate, arriva la richiesta di un incontro in tempi brevi tra Ministero e sindacati “per dare piena e rapida attuazione ai provvedimenti destinati a coloro che non vedranno riconfermato l’incarico, per mettere a punto il sistema delle intese tra Miur e Regioni e per individuare interventi che modifichino l’attuale assetto del personale precario della scuola“. La decisione è stata assunta dall’assemblea dei segretari regionali della Uil Scuola riuniti a Fiuggi.

La riunione – spiega un comunicato della Uil Scuola – “è servita a monitorare attentamente la situazione delle singole regioni rispetto alle misure per il personale precario che, dopo anni di incarichi a tempo determinato, rischia di ‘non lavorare’ e allo stato delle intese regionali“.

Occorre passare dai ‘passare dai numeri alle persone’ – spiega il segretario generale della Uil Scuola, Massimo Di Menna – le operazioni di nomina si concluderanno nei prossimi giorni, quindi già dalla prossima settimana il ministero dovrebbe avere un quadro esatto delle persone rimaste fuori dagli incarichi“.

Come Uil Scuola – continua Di Menna – intendiamo fare tutte le cose possibili per far sì che la differenza tra il numero delle persone che lavoravano prima, e quelle che lavoreranno dopo gli effetti della manovra, sia la più bassa possibile, che gli effetti siano portati al minimo possibile. Chi rimane o rischia di restare senza lavoro ha tutte le ragioni per protestare. Per la Uil oltre ad una motivazione sindacale, c’è anche una motivazione etica, non solo per rappresentare tale disagio ma per fare tutto il possibile per individuare le soluzioni concrete oggi. Alle forze politiche chiediamo un senso di forte responsabilità per individuare tali soluzioni“.

Abbiamo già l’esperienza dell’anno scorso – precisa Di Menna – quando le Regioni hanno stanziato, complessivamente, circa 150 milioni di euro, da destinare al sostegno del reddito e alla permanenza al lavoro“.

Sicilia, Sardegna, Calabria, Puglia, Campania, Basilicata, Lazio, Marche, Lombardia, Piemonte e Veneto – sintetizza Di Menna – sono le regioni che hanno già definito stanziamento stanno perfezionando i loro interventi. Ora occorre che, entro ottobre, queste risorse vengano utilizzate concretamente in modo da non lasciare ‘vuoti’ lavorativi e retributivi“.

L’urgenza di oggi - puntualizza il segretario della Uil scuola – è quella dei precari senza incarico rinnovato. Occorre comunque affrontare nel suo insieme la questione del personale precario. Migliaia di precari, non solo sono in attesa continua, ma, ogni anno devono spendere soldi di tasca propria (mediamente mille euro) per acquisire titoli e qualifiche utili a garantirgli, non un lavoro, ma il posto in graduatoria“.

Occorre mettere subito mano - conclude Di Menna – al sistema delle graduatorie e prevedere politiche che favoriscano la stabilità e la continuità: immissioni in ruolo, incarichi pluriennali, stabilità delle graduatorie, bandi di concorso per la copertura dei posti dove le graduatorie sono esaurite“.