La tavola periodica della Costituzione: l’EIP Italia raccoglie le buone prassi dell’Educazione civica

Il nuovo anno scolastico 2020/2021 è certamente un anno particolare per le imprevedibili riorganizzazioni che l’emergenza pandemica ha portato.  Tra le novità che invece erano ben previste, c’è l’introduzione dell’insegnamento dell’Educazione civica, a seguito dell’ emanazione della Legge 92/2019 e delle relative Linee guida. L’insegnamento avrà una duplice valenza, disciplinare nei contenuti specifici e trasversale agli ambiti disciplinari per le competenze civiche, per un monte ore di 33 ore annue, in tutti gli ordini di scuola,

La coincidenza temporale può trovare, quasi per una incredibile eterogenesi dei fini, delle convergenze funzionali alla situazione contingente. Infatti la trasversalità dell’insegnamento già di per sé si presta ad intercettare le esigenze di responsabilità civile e di reciproco rispetto che le cautele sanitarie ci impongono.

La storica Associazione EIP Italia – Scuola Strumento di pace, che ha un protocollo di intesa con il Ministero dell’istruzione oltre ad essere accreditata per la formazione, da quasi 50 anni si occupa dei temi di Cittadinanza e Costituzione. In questi giorni ha lanciato un grande progetto sull’Educazione civica, nel pieno spirito di sussidiarietà rispetto alle istituzioni che la caratterizza, in collaborazione con l’Università Lumsa di Roma e i buoni auspici della nostra testata.

Il progetto si intitola significativamente “Civis sum” ed ha l’intento di raccogliere e valorizzare le migliori esperienze didattiche presenti nelle scuole per contribuire a costituire un albo delle buone pratiche di Educazione civica così come previsto dagli articoli 9 e 10 della Legge 92.  La legge 92 è stata promulgata casualmente nell’anno dell’anniversario dei 150 anni della pubblicazione della “Tavola periodica degli elementi”, dello scienziato russo Dimitrij Ivanovič Mendeleev, che raccoglie tutti gli elementi chimici.

Tutti i docenti e le scuole di Italia, aderendo al progetto “Civis sum” potranno partecipare, inviando i loro lavori, alla costruzione della “Tavola periodica della Costituzione” (fisica e digitale), in cui le attività svolte nelle scuole troveranno un posto sotto le caselle dei numeri dei primi 54 articoli della legge fondativa della Repubblica.

La “Tavola periodica della Costituzione” così composta, verrà a costituire un repertorio sempre in fieri, (perché implementabile continuamente), di buone pratiche di Educazione civica. In questo modo si creerà un catalogo digitale, oltre che fisico, che favorirà la consultazione e la disseminazione. di esperienze e spunti didattici e progettuali, utilizzabile da tutti i docenti come supporto operativo o “brainstorming” ideativo.

I docenti coordinatori per l’Educazione civica o qualsiasi docente interessato potrà aderire inviando, nelle modalità che riterrà più funzionali alla pubblicazione digitale, le attività svolte o i progetti inseriti nel PTOF dell’Istituto, ascrivibili a principi e/o a specifici articoli della Costituzione, che con quella attività vengono, illustrati, vivificati, inverati. Così la “Tavola periodica della Costituzione” oltre a valorizzare, mettere in condivisione e rendere facilmente reperibili le migliori esperienze documentate, servirà altresì a strutturare la base per una proposta istituzionale che parta dalla sperimentazione sul campo della Educazione civica.

Nello spirito della trasversalità dell’insegnamento di Educazione civica si porteranno ad evidenza i valori, i principi e le indicazioni che “raccontano” la Costituzione ma che rimangono spesso implicite e nascoste nelle attività presenti nei PTOF degli istituti scolastici e/o realizzate da singole discipline o gruppi interdisciplinari.

La “Tavola periodica della Costituzione”, proprio per la sua fruibilità ricorrente e continua possibilità di essere arricchita con le esperienze delle scuole, sembra inverare ciò che diceva Calamandrei: “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.