La stretta per i dirigenti scolastici è già cominciata

Per quanto riguarda l’istruzione, questa manovra finanziaria del decreto legge 98/2011, come si è potuto capire, ridefinirà il sistema territoriale delle reti scolastiche interessando in modo piuttosto pesante la dirigenza scolastica.

E non ci sarà da attendere molto per vedere questi effetti critici, perché la Direzione Generale per il personale scolastico del MIUR, con due note emanate il 7 e l’8 luglio (rispettivamente protocolli n. 5648 e 5686) ha già fornito disposizioni agli Uffici scolastici regionali per la mobilità e l’assegnazione per il nuovo anno scolastico dei dirigenti sulle sedi.

Innanzi tutto non potranno essere assegnati incarichi di dirigenza scolastica per le istituzioni con dimensioni al di sotto dei 500 alunni, per le quali la manovra ha previsto non vi sia la presenza di dirigente titolare. Le sedi dovranno rimanere vacanti (fatta salva la presenza temporanea di titolari che vi prestano attualmente servizio fino alla scadenza dell’incarico dirigenziale).

Le sedi di queste istituzioni scolastiche minori, presenti nelle piccole isole e nei comuni montani, saranno affidate in reggenza a dirigente scolastico titolare in altra sede.

Per quanto riguarda le altre istituzioni scolastiche di dimensioni normali, il MIUR ha invitato gli Uffici scolastici regionali a coprire prioritariamente le sedi degli istituti comprensivi e degli istituti principali di istruzione secondaria di II grado, perché le altre istituzioni scolastiche del primo ciclo (direzioni didattiche e istituti principali di scuola secondaria di I grado) saranno aggregate in istituti comprensivi e interessate, pertanto, a nuovi piani regionali di dimensionamento con conseguente variazione di struttura e di sede.

Il disagio della dirigenza scolastica sarà evidente.

Ma lo sarà anche quello della futura dirigenza interessata dal concorso che verrà bandito, sembra, tra pochi giorni, perché al settembre 2012, quando, procedure e tempi permettendo, si passerà alle nomine dei vincitori, probabilmente vi dovrà essere una immissione graduale nel tempo, perché nel frattempo, la manovra avrà ridotto l’organico della dirigenza di 2000-2500 unità, riducendo la disponibilità di posti a concorso.

Non si è di fronte a provvedimenti estemporanei, ma ad una strategia politica che emerge da una analisi integrata delle disposizioni inserite nella legge concernente le mille proroghe, nel decreto legge sullo sviluppo, nel decreto legge sulla manovra economica.