La sfida dell’online e la promozione di 500 biblioteche scolastiche innovative

La poca attitudine alla lettura nei giovani non viene sconfitta dalla disponibilità del formato digitale e quindi il leggere poco resta un problema educativo e culturale della nostra società. E aumentare l’amore per la lettura è un impegno per la scuola.

In questa direzione va il bando da 5 milioni di euro per la creazione nelle scuole italiane di 500 biblioteche innovative. È on line, sul sito del Ministero, l’avviso pubblico dal valore di 5 milioni di euro per la creazione di 500 biblioteche scolastiche innovative. Possono partecipare al bando scuole statali di ogni ordine e grado, dall’infanzia alla secondaria. Ogni progetto ammesso al finanziamento riceverà fino a 10.000 euro. “Le nuove biblioteche, ripensate e immaginate come un vero e proprio laboratorio innovativo” ha detto il ministro dell’istruzione Stefania Giannini, dovranno essere aperte al territorio, anche fuori dall’orario scolastico, per gli studenti, i cittadini e le famiglie. Per promuovere la lettura e l’educazione all’informazione anche attraverso il prestito dei testi in formato digitale, le nuove strutture dovranno informatizzare il loro patrimonio, dotarsi di abbonamenti on line a riviste e quotidiani. E’ certamente il primo passo di un progetto nazionale che potrebbe consentire di collegare scuole, centri di ricerca, strutture museali con biblioteche online, banche dati, contenuti digitali con uno sguardo ai temi sensibili dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e della formazione del cittadino attivo, informato sulla base di fonti attendibili.

Stefania Giannini ha lanciato, in occasione dell’apertura del Salone Internazionale del Libro di Torino di cui il MIUR è, da quest’anno, fra i soci, anche un’altra iniziativa: “Generazione 2000. I contemporanei in classe”. Fino a ottobre, on line e attraverso dibattiti in aula, il MIUR chiederà agli studenti della secondaria di I e II grado di indicare i 10 libri di narrativa contemporanea, editi dal 2000, che vorrebbero avere, come compagni straordinari,  nella dotazione libraria della loro scuola.  “Un segnale – commenta Gildo De Angelis, direttore generale dell’USR del Lazio – “di investimento sulle politiche culturali perché i livelli di lettura sono molto bassi”