La sfida della qualità che attende il ministro Gelmini

Nel discorso di presentazione del Governo al Parlamento, il Presidente del Consiglio ha sottolineato con determinazione che il “…problema principale del nostro Paese è di ricominciare a crescere dopo una lunga e deludente fase di riduzione delle prestazioni del nostro sistema economico e sociale“.

Per crescere c’è bisogno di una visione condivisa delle priorità di un’azione di governo capace di interrompere, ad esempio, la caduta libera della nostra scuola che da troppi anni sta perdendo posizioni nelle valutazioni internazionali.

La sfida che attende il ministro dell’istruzione è l’assunzione di decisioni politiche che promuovano la qualità in modo diverso dal passato. Per avere qualità, infatti, bisogna allontanare l’obiettivo della uniformità, riconoscendo la libertà di organizzarsi in modi diversi.

La qualità va cercata – scrive Franco De Benedetti – soprattutto nella dimensione locale, nei territori ai quali non si parla da uno schermo televisivo, ma con il contatto diretto“. Poiché la qualità è puntuale e non uniforme c’è la necessità di una strategia d’innovazione condivisa tra Parlamento, Governo, Regioni, enti locali, istituzioni scolastiche, organizzazioni sociali ed economiche.

Questa prospettiva strategica richiede all’opposizione di offrire una nuova interpretazione dello stare “contro” nel Parlamento e nella scuola, di “far capire” culturalmente le alternative politiche alle proposte che non accetta, di concentrare i “no” sui punti non negoziabili; alla maggioranza di comprendere che il naturale appoggio al “suo” governo non può tradursi in un affievolimento del proprio ruolo di controllo di maggioranza, di non offrire la sponda parlamentare a veti di corporazioni di vario genere. L’ultima condizione è garantire ai governi regionali e locali di cominciare ad avere voce in capitolo nelle decisioni che li riguardano in attesa della concretizzazione del federalismo scolastico, secondo la logica costituzionale.

Ecco i punti da cui concretamente cominciare.