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Nel paragrafo n. 16 del contratto del cambiamento del Governo Conte – dedicato alle questioni della disabilità –  è previsto che “al fine di dare adeguata rappresentanza alla disabilità nell’agenda politica, ci impegniamo ad istituire un dicastero dedicato”. È nato così il Ministero della disabilità, una scelta coraggiosa, in linea con i tempi.

Il dicastero, della Famiglia e della Disabilità, viene affidato all’on. Lorenzo Fontana (Lega) che avrà il compito di realizzare i diversi obiettivi delineati dal contratto per il Governo del cambiamento, compresa l’istituzione di un Garante regionale quale figura di riferimento in caso di inadempienze e violazioni dei diritti dei disabili.

L’azione di Fontana dovrà necessariamente incrociarsi con il collega dell’istruzione, Bussetti, anch’egli leghista, prevedendo, tra l’altro, potenziamento e qualificazione dei docenti di sostegno e maggior ascolto delle associazioni. “Deve essere garantita l’inclusione scolastica degli studenti con disabilità, attraverso una migliore specializzazione degli insegnanti per il sostegno e l’implementazione della loro presenza in aula. Si dovranno individuare percorsi di aggiornamento per i docenti curricolari e per tutte le figure presenti nella scuola. È necessario un intervento culturale di contrasto ai pregiudizi sulle disabilità, assicurando che nel percorso didattico vi siano dei momenti di ascolto e incontro con la disabilità, anche con il coinvolgimento delle associazioni dei disabili”.

Nel combinato degli interventi di innovazione, i due ministri leghisti dovranno agire d’intesa “assicurando loro la possibilità di implementare adeguate competenze nella gestione degli alunni con disabilità e difficoltà di apprendimento”.

A carico di Bussetti dovrà essere attuato l’obiettivo dell’inclusione per tutti gli alunni, con maggiore attenzione a coloro che presentano disabilità più o meno gravi, ai quali va garantito lo stesso insegnante per l’intero ciclo.