La scuola nelle elezioni USA/1. Il programma di Obama

Questi sono i principali punti del programma di politica scolastica presentato dal candidato democratico Barack Obama:

-Riformare la legge “No Child Left Behind” (NCLB), approvata nel 2001 con voto bipartisan, nel senso di rifinanziarne gli aspetti più mirati all’equità. Sì ai buoni scuola (vouchers), da utilizzare però solo nelle scuole pubbliche.

-Puntare su una educazione prescolastica generalizzata e di alta qualità, in modo che i bambini entrino nella kindergarten (5 anni) già pronti a leggere.

-Mantenere i test standardizzati, ma affiancandoli con altre prove che mettano in luce la creatività e le capacità critiche degli studenti (higher order thinking skills).

-Favorire l’impiego di docenti preparati in tutte le classi, ma soprattutto in quelle collocate nelle aree più povere e a più alto tasso di immigrazione, rafforzando gli incentivi già previsti nella NCLB.

-Retribuire meglio gli insegnanti, privilegiando quelli che si mostrano più disponibili e capaci di assumere compiti impegnativi nell’aiutare gli allievi a migliorare le loro competenze (merit pay). Il merito va però accertato solo attraverso le performance degli studenti nei test standardizzati.

-Sostenere i capi di istituto e gli school leaders più efficienti. Valorizzare le scuole di qualità come le “charter schools”.

-Fare delle Scienze, della Matematica e delle Tecnologie una priorità nazionale, premiando gli Stati che più si impegnano in questa direzione.

-Ridurre il tasso di dropout nella high school (13-17 anni) migliorando i metodi di insegnamento e ampliando le opportunità di proseguire gli studi anche attraverso un più ampio sistema di prestiti agli studenti.

-Incoraggiare i genitori ad assumere un ruolo più attivo nell’educazione dei figli sia a casa che a scuola.

Il programma di Obama, come si vede, rilancia per molti aspetti la legge di Bush “No Child Left Behind“, ma rafforzando il ruolo della scuola pubblica come agente di equità. Forte è l’accento posto sul premio al merito a tutti i livelli e per tutti i soggetti interessati, compresi quelli istituzionali: studenti, insegnanti, dirigenti scolastici, school leaders da una parte, ma anche Stati, distretti scolastici e scuole virtuose dall’altra. E’previsto un aumento della spesa complessiva, da finanziare con il rinvio per cinque anni di un costoso progetto della NASA.