La scuola nella Obanomics/1: 90 miliardi già nel 2009

Si chiama ARRA (American Recovery and Reinvestment Act) il più grande investimento federale in educazione, dagli asili alle università, deciso da un governo americano dopo la seconda guerra mondiale: si tratta esattamente di 141,400 miliardi di dollari suddivisi in due esercizi finanziari, 2009 e 2010.

Somme che saranno rese immediatamente disponibili, perché fanno parte del più ampio programma di intervento pubblico denominato “Stimulus”, volto a rilanciare l’economia americana attraverso investimenti in posti di lavoro e opere pubbliche, compresi gli edifici scolastici. Una classica manovra di taglio neokeynesiano, che interviene dopo decenni di politiche centrate sull’espansione della domanda e sul taglio delle tasse (la cosiddetta Reaganomics).

La maggior parte dell’importo stanziato (circa 90 miliardi) sarà erogata nel 2009: il budget a disposizione del Ministro dell’istruzione Arne Duncan è dunque quasi il doppio di quello assegnato dalle precedenti amministrazioni Bush, quando pure il budget a disposizione dei ministri dell’istruzione era stato incrementato (59 miliardi di dollari nel 2008) per finanziare le molte iniziative previste dalla legge “No Child Left Behind“, votata anche dai democratici di Ted Kennedy dopo una trattativa che ne aveva accentuato gli obiettivi volti a realizzare una maggiore equità nel sistema educativo. Obiettivi che ora Obama intende ulteriormente rafforzare.