La scomparsa di Giunio Luzzatto, pioniere delle SSIS

La scorsa settimana ha registrato un nuovo grave lutto per la scuola italiana. Il 21 settembre, all’età di 90 anni si è spento a Genova il professore Giunio Luzzatto, a conclusione di una vita di grande impegno politico e culturale, che lo ha visto protagonista di alcune delle più importanti vicende della scuola italiana, dalle riforme degli anni Sessanta e Settanta, alle quali contribuì collaborando con Tristano Codignola e Aldo Visalberghi nell’ufficio Scuola del PSI, alla creazione delle SSIS (Scuole di Specializzazione per l’Istruzione Secondaria), da lui considerate fondamentali per superare il pregiudizio gentiliano che bastasse la sola laurea per saper insegnare.

Docente ordinario di Analisi matematica all’Università di Genova, è stato promotore di attività formative e di ricerca presso lo stesso ateneo, sostenendo una maggiore collaborazione tra università e scuola nel campo della formazione iniziale e continua dei docenti. È stato membro di numerose commissioni ministeriali, e ha collaborato in particolare alla riforma degli ordinamenti didattici universitari (che introdusse il modello 3+2) promossa dall’allora ministro dell’università e ricerca Luigi Berlinguer. A questi temi ha dedicato numerosi volumi e importanti saggi, comparsi in diverse autorevoli riviste, tra le quali Scuola e CittàUniversità ProgettoScuola Democratica, del cui Consiglio direttivo (ora Comitato Editoriale) ha fatto parte dal 1982 fino ad oggi. 

Luzzatto non si è occupato però solo di scuola e università. Il suo forte impegno politico, prima nel Partito Socialista, poi come indipendente di sinistra, lo ha visto ricoprire l’incarico di assessore al Bilancio, Finanze, Patrimonio e Cultura nella sua amata Regione Liguria nel periodo 1985-1995. Tra i suoi numerosi incarichi ne citiamo qui almeno due, dei quali era particolarmente fiero: quello di membro del Consiglio di Presidenza dell’Associazione Libertà e Giustizia e quello di presidente del Centro Culturale Primo Levi

Tuttoscuola partecipa con commozione al cordoglio della sua famiglia e della scuola italiana.

(O.N.)