La riforma delle superiori in surplace

Non si sblocca, almeno per ora, la riforma della scuola secondaria superiore. Per completare l’iter procedurale della riforma serve infatti il parere delle competenti commissioni di Camera e Senato, che però potrà essere dato solo dopo che il Consiglio di Stato avrà espresso a sua volta il previsto parere obbligatorio.

Ma il Consiglio di Stato ha cominciato solo da poco ad esaminare i regolamenti dei licei e degli istituti tecnici e professionali, e quindi comincia a circolare l’idea che il via libera definitivo alla riforma possa slittare a gennaio.

La stessa Valentina Aprea, presidente della commissione Cultura alla Camera, la prende in considerazione: “Se il parere del Consiglio di Stato non dovesse arrivare prima della pausa natalizia noi daremmo il nostro parere alla ripresa dei lavori ai primi di gennaio“. Il parere sarà predisposto già per la prossima settimana prossima, “e lo voteremo appena ci sarà l’ok del Consiglio di Stato“.

L’opposizione, per voce di  Manuela Ghizzoni, capogruppo del Pd in commissione Cultura alla Camera, esprime preoccupazione: “le famiglie chiedono certezze e se la riforma sarà approvata solo a gennaio ci sarà pochissimo tempo per informare correttamente ragazzi e genitori“. Il CGD (Coordinamento Genitori Democratici), associazione di genitori vicina alla sinistra, chiede a sua volta che la riforma slitti al 2011. Richiesta che il Governo ha già detto di non voler accogliere.

Ricordiamo che le iscrizioni alle scuole secondarie superiori dovranno essere completate entro la fine di febbraio 2010.