La riforma delle superiori comincia soltanto dal primo anno?

Il passaggio ai nuovi ordinamenti della scuola secondaria superiore, secondo quanto prevedono gli attuali schemi di regolamento dei nuovi licei e dei nuovi istituti tecnici, è previsto “A partire dalle prime e dalle seconde classi funzionanti nell’anno scolastico 2010/2011“.

La simultanea partenza dei primi due anni di corso ha una ragione finanziaria, in quanto consentirebbe un maggior risparmio di organico per far quadrare i conti della manovra finanziaria.

La previsione ha provocato perplessità e critiche; molti hanno richiesto gradualità di avvio della riforma, anche per non creare difficoltà per i ragazzi che cominciano quest’anno il primo anno del vecchio ordinamento liceale o tecnico e che l’anno prossimo verrebbero invece ricompresi nella riforma.

Nei giorni scorsi il ministro Gelmini, intervenendo ad un evento organizzato dall’Anp, ha affermato che i nuovi ordinamenti inizieranno l’anno prossimo solo dalle prime classi e ha auspicato che la Conferenza unificata esprima presto i necessari pareri. La precisazione ha colto molti di sorpresa, perché i vincoli finanziari sembravano (e sembrano) non facilmente superabili.

Indubbiamente, in vista del confronto politico che attende gli schemi di regolamento per il parere in Conferenza unificata e nelle Commissioni parlamentari, dove l’opposizione ha già affilato le armi, la rimozione della norma sull’avvio della riforma a partire dal primo biennio potrebbe semplificare il confronto e probabilmente contenere il livello di contrapposizioni. Saranno, comunque, quelle due sedi istituzionali a consentire di verificare se e come effettivamente il ministro Gelmini e il Governo hanno deciso di modificare i testi degli schemi di regolamento.