La riforma della PA non piace ai sindacati

In attesa di conoscere in dettaglio i contenuti della riforma della Pubblica Amministrazione, varata venerdì dal Consiglio dei Ministri, il mondo sindacale, diviso nelle valutazioni, prende comunque le distanze dal provvedimento.

Molto critici i sindacati Cgil e Uil che si scagliano contro una riforma “deludente”, “senza coraggio” e che “si accanisce contro i lavoratori”, mentre la Cisl promette, invece, una protesta ‘gandhiana’ contro il provvedimento che include anche il dimezzamento dei distacchi sindacali, “senza casino”.

Secondo il sindacato della Camusso il provvedimento fin qui conosciuto “è pieno di norme che colpiscono il lavoro pubblico e delineano un inquietante disegno di subordinazione della dirigenza pubblica. Si pensa sempre di più ad una amministrazione pubblica asservita alla politica”.

In ogni caso la Cgil si dice pronta a dare “al Parlamento il contributo per cambiare un provvedimento che non riforma. Quel contributo che il governo non ha ricercato e non ha voluto”.

La Uil intanto si chiede come si possa “considerare ‘riforma’ una proposta che, ancora una volta, si accanisce con i lavoratori pubblici?”. “Non  si capisce dove stia la riforma – aggiunge Francesco Scrima, Coordinatore Cisl del Lavoro Pubblico – manca una visione d’insieme, siamo in presenza di titoli suggestivi da verificare”.

Il leader della Cisl, Raffaele Bonanni, parla di “una protesta”: “Ogni tanto si tira qualche calcio di mulo”, “da noi ci si aspetta casino“, ma, assicura, “non lo faremo”. E non è in programma, promette, nemmeno uno sciopero sui distacchi sindacali.

Proprio sul dimezzamento dei distacchi sindacali è singolare la presa di posizione dell’Anief-Confedir che, pur non fruendo attualmente di distacchi, considera la norma come una minaccia alla democrazia sindacale in contrasto con le norme comunitarie, anche in materia di tutela delle minoranze: il bavaglio al sindacato, secondo Anief pronto ad impugnare i provvedimenti alla Corte di Giustizia Europea, permetterà la mobilità selvaggia.