
La partecipazione attiva dello studente: con la DaD si può

Tra apocalittici e integrati, il dibattito sulla Didattica a Distanza sembra alimentare visioni manichee.
Gli entusiasti enfatizzano le TIC come taumaturgiche, tali da suscitare di per sé interesse e curiosità, vicine ai nativi digitali, ai loro linguaggi, codici, riti. Non disdegnano i social e si tengono in contatto coi loro studenti anche con Whatsapp e Telegram. Non escludono di ricorrere a videochiamate e classi virtuali anche dopo l’emergenza COVID19.
I “detrattori a prescindere” demonizzano la videolezione e le piattaforme: sono strumenti esclusivamente trasmissivi – sostengono – e spengono la specificità del contatto e della relazione significativa col docente e tra pari. Le TIC non possono stimolare vero apprendimento, semmai addestrano a strumenti e alimentano le grandi multinazionali dei big data, cedendo peraltro ad esse i loro dati, in definitiva la loro vita.
L’istituto di istruzione superiore “Martino Martini” di Mezzolombardo non intende sostenere posizioni “ideologiche” sul tema. Molto più laicamente, desidera condividere con la comunità dei professionisti della scuola l’esperienza finora maturata grazie alle app della piattaforma cloud Google Suite for Education, in verità adottata dalla scuola da sei anni a questa parte e oggetto di una costante azione di aggiornamento, anno per anno.
Il 5 Maggio alle ore 16.00, in diretta streaming sul canale YouTube dell’istituto, docenti e dirigente intendono dimostrare un assunto: far partecipare gli studenti anche a distanza si può. Alcuni strumenti lo consentono, ma – in fondo – non solo di strumenti e di expertise tecnica si tratta. La visione metodologica che il docente si è formato, frutto della sua esperienza, dello statuto epistemologico della disciplina che insegna, dei modelli di insegnamento che ha sperimentato come studente, alimenta la scelta degli strumenti e delle strategie che “sfodera” – sia in aula reale che in quella virtuale. In definitiva, la tecnologia è server alla nostra visione del mondo, non può e non deve indirizzare la nostra azione. Se nella propria visione pedagogica prevalgono le voci e gli assunti del costruzionismo e del costruttivismo, della pedagogia attiva e del protagonismo della studente, se l’accento è posto più sull’apprendimento che sull’insegnamento, anche questa fase così critica e unica per la scuola italiana può insegnarci qualcosa. Mai come ora un ripensamento della valutazione, non solo metrica e schiacciata sugli esiti, ma sempre più urgentemente di processo e attenta alle competenze è possibile.
Questo il ricco programma degli interventi:
Introduzione |
Tiziana Rossi |
Webcam e microfono in Hangouts Meet |
Christian Mattivi |
Google-meet-grid-view |
Giovanni Piccirella |
Tab resize |
Giovanni Piccirella |
Attività con un Documento GD per studente |
Gloria Prada |
Tutto in una mail, una mail per tutti |
Matteo Ianes |
Lavorare a più mani su un Foglio GD |
David Angeli |
Lavori di gruppo a distanza |
Marta Leoni |
GSites: una pagina per studente |
Gloria Prada |
Jamboard: lavagna virtuale |
Paolo Aldighieri |
Edpuzzle: un mondo di video interattivi |
Marta Leoni |
Kahoot: imparare giocando |
Damiana Onorino |
Mentimeter: rispondi alla domanda! |
Francesco Covato |
Quizlet: memorizziamo il lessico! |
Damiana Onorino |
Un laboratorio senza mura |
Matteo Ianes |
Qui il link di iscrizione al Webinar: https://bit.ly/2VVnbQn.
Il link allo streaming sarà pubblicato nella home page del sito del Martini https://www.martinomartini.eu il 5 maggio alle ore 15.45.
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