La neosinistra guida la commissione Istruzione

L’on. Alba Sasso, vicepresidente della commissione Istruzione della Camera, ha deciso di non aderire al Partito Democratico e di seguire Fabio Mussi, ministro dell’Università e della Ricerca, nella nuova aggregazione politica in via di formazione (Confederazione? Coordinamento? Partito del Socialismo Europeo?) che si collocherà “a sinistra” del PD.
In questo modo, considerato che Pietro Folena, a sua volta ex diessino poi confluito in Rifondazione Comunista, è presidente della Commissione, si va delineando una specie di discrasia politico-istituzionale tra il vertice della Commissione e il ticket Fioroni-Bastico, che governa viale Trastevere su posizioni saldamente attestate nello spazio politico del costituendo PD: uno spazio pragmatico, post-ideologico, che si fa carico delle difficoltà e delle compatibilità dell’azione di governo.
Un segnale di questa discrasia si può cogliere, per esempio, nelle parole con le quali il presidente Folena ha commentato le dichiarazioni rese dal ministro Fioroni in merito alla questione del pagamento delle supplenze. “Vi è una forte responsabilità del governo Berlusconi, come ha sottolineato il Ministro, ma vi sono stati ritardi e scarsa comprensione della portata del problema anche da parte del governo attuale“, ha sottolineato Folena. Perciò “occorrerà usare parte del ‘tesoretto’ per affrontare strutturalmente questo e tutti i problemi della scuola“.
Di fronte al diritto ad una scuola funzionante“, ha concluso il presidente della Commissione Istruzione della Camera, “si devono aprire i cordoni della borsa. In ogni caso sulla scuola non valgono le scuse: si tratta di una priorità irrinunciabile“. Il confronto è aperto.