Tuttoscuola: Il Cantiere della didattica

La foresta nella palestra, un’attività di educazione ambientale per la scuola media

di Carla Sacchi

“L’albero ha simboleggiato da sempre la persona umana: le radici che lo ancorano alla terra e la chioma che si spinge verso il cielo raffigurano la duplice natura dell’uomo, figlio della terra ma in continua tensione verso l’alto, verso il divino. Presso alcuni popoli, alla nascita di un bambino si pianta un albero, che accompagni la sua esistenza crescendo con lui”[1].

 

Quale miglior simbolo dell’albero si poteva scegliere per vivere una giornata a scuola all’insegna dell’educazione ambientale, intesa come area formativa trasversale che contribuisce alla crescita di un cittadino attivo e responsabile.

La commissione ambientale dell’IC di Castel Goffredo, Eco-school dal 2010, organizza ogni anno una giornata dedicata all’albero, convinta che la scuola debba agire l’educazione ambientale come fulcro della formazione dell’uomo, del cittadino, del consumatore responsabile.

Il 6 Marzo è stata celebrata, presso la palestra della scuola secondaria, la 24esima edizione della Festa dell’albero dal titolo Inno all’albero: la foresta nella palestra.

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La foresta intesa come metafora della socialità e come polmone di ossigeno, l’albero come genio protettore di un luogo, quale essere vivente e di “grande fratello immobile”, perché “ un albero senza significati trascendenti è già un albero morto” (Guido Ceronetti, La carta è stanca).

Agli studenti è stato chiesto di costruire un albero di altezza 1,30/1,50 m con materiali da riciclo e di preparare una presentazione canora, coreografica o testuale che presentasse il prodotto.

Nei pomeriggi precedenti alla festa i gruppi classe si sono alternati a scuola per ideare, pianificare, raccogliere materiale da riciclo, scrivere, cantare e creare coreografie, ovvero una reale messa in campo di competenze di imprenditorialità e competenze sociali. C’è stato spazio per ciascun talento, per ciascun contributo nell’ottica della piena e reale inclusività, con la libera espressione di tecniche artistiche, abilità matematiche, competenze linguistiche.

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Le attività didattiche che hanno preceduto la festa sono state orientate a letture e produzioni di tematica ambientale.

La mattina del 6 Marzo gli studenti hanno visionato in classe un filmato scelto dalla commissione e sono stati inviati a dibatterne le tematiche. Per la classe terza, per esempio, lo spezzone video, collegato ad argomenti del curricolo, era tratto da Mission to Mars in cui il protagonista “colonizza“ Marte realizzandovi una piantagione di patate per la propria sopravvivenza.

Ciascuna classe, suddivisa in gruppi, doveva risolvere, poi, un gioco a sfondo scientifico con sostituzione dell’espressione letterale con dati (numero di atomi nelle molecole, valori di Ph, temperature in passaggi di stato) ricavati dai libri di testo.

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Si è privilegiata la ricerca sul cartaceo proprio per sottolineare il valore della carta.
La risultanza del gioco Indovina dove, permetteva di conoscere l’esatta collocazione del proprio albero in palestra per creare la foresta. 

 

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Dopo aver vissuto quanto la foresta in palestra potesse offrire, con foglie, germogli, muschi, cortecce, in senso letterale e figurato, e soprattutto con il meglio dato dai ragazzi, la giuria ha comunicato l’esito delle votazioni che tenevano conto del gioco in classe, delle caratteristiche dell’albero per quanto atteneva al materiale da riciclo e all’estetica e alle esibizioni.

Nella tarda mattinata sono stati distribuiti attestati di partecipazione e premi speciali alla presenza dell’Assessore all’istruzione, e ai rappresentanti delle associazioni coinvolte. La classe vincitrice si è aggiudicata una uscita didattica a Castiglione delle Stiviere in occasione della giornata della terra.
Al termine della manifestazione sono stati consegnati, come da tradizione, arbusti e alberelli, gentilmente offerte dal G.E.A.M. di Goito e dall’associazione La Radice di Castel Goffredo, alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, affinché le nuove generazioni imparino a piantare non a tagliare gli alberi per salvare il mondo.

 

Qualche numero sulla giornata di quest’anno: 65 classi coinvolte tra infanzia, primaria e secondaria, 1450 allievi, 162 insegnanti.

 

L’augurio conclusivo agli studenti è stato porto con un aforisma di un anonimo Fate come l’albero che cambia le foglie e conserva le radici. Cambiate le vostre idee e conservate i principi.

I docenti di questa scuola sono convinti che questa sia stata una regolare mattina scolastica, di apprendimenti e di insegnamenti.

[1] Tratto da: Mircea Eliade, Trattato di Storia delle Religioni, Boringhieri, Torino 1981.

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