La dirigenza scolastica a personale esterno?/3: scelta politica o ‘scollamento’

Qual è allora l’orientamento della maggioranza, quello votato dalla commissione Istruzione o quello espresso nella risposta del sottosegretario Aprea? Più in generale, quale politica per la dirigenza scolastica vuole mettere in campo la maggioranza? La risposta alla predetta interrogazione tra l’altro illustra la normativa di riferimento del reclutamento dei dirigenti scolastici, non aggiungendo alcun elemento giustificativo per il gravissimo ritardo con cui si giunge a bandire il concorso ordinario e per il fatto che i posti a concorso sono solo 1500, mentre, come è confermato nel parere della Commissione, la scopertura dei posti di dirigenti scolastici rispetto alla consistenza organica già nei prossimi mesi è ben più consistente dei posti che si mettono a concorso.
Sembra esistere, dunque, una non chiarezza di linea di governo e una contraddizione della maggioranza che lo sostiene perché, da una parte, si proclama meritocrazia e riconoscimento del merito e, dall’altro, sotto la pressione di emergenze, si perseguono canali privilegiati per l’accesso alla dirigenza scolastica. E il Governo, è bene ricordarlo, il 25 giugno scorso ha dato l’ok al bando di concorso ordinario aper reclutare dirigenti scolastici all’interno del comparto scuola.
Il ritardo nell’avvio delle procedure concorsuali, nell’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto dei dirigenti, scaduto il 31 dicembre 2001, le preoccupazioni derivanti dalla legge Frattini che ha introdotto, con la riduzione della durata degli incarichi, elementi di precarietà nel rapporto di lavoro, la paventata possibilità di affidare la responsabilità della scuola a personale non tratto dai ruoli dei docenti fanno sorgere il dubbio che non ci sia la piena convinzione di investire sulla dirigenza scolastica, lasciando così nell’incertezza i dirigenti scolastici nell’esercizio dei loro compiti e funzioni.
I comportamenti concreti, e non le dichiarazioni rassicuranti, possono dare una risposta all’interrogativo: quale scuola si sta costruendo?