La colonna infame degli esperti di quiz per il concorso a dirigente

Incalzato dalle critiche e dalle polemiche non sopite, nonostante la pubblicazione dei 976 quiz sbagliati o impropri che saranno espunti dalla batteria dei 5.700 quesiti per la preselezione del concorso, il Miur ha ceduto alla richiesta di rendere noti i nomi degli esperti che hanno preparato le domande per la selezione preventiva dei candidati al concorso per dirigenti scolastici.

La commissione di esperti (anzi, l’elenco, perché a quanto pare non vi è stato un lavoro di gruppo, ma una produzione individuale) comprende poco meno di 100 nominativi, tutti direttamente o indirettamente coinvolti nel sistema d’istruzione. Il Miur, nell’occasione, con un certo cinismo, si è affrettato ad attribuire ad altri (Formez) l’origine del “male”, sottolineando che si tratta di una commissione esterna al ministero, nel tentativo di tirarsi fuori da questo pantano in cui si è cacciato il concorso.

Quell’elenco è diventato subito una specie di colonna infame con la quale si additano al pubblico ludibrio i “colpevoli”. Ma così vengono accomunati bravi e cattivi, esperti eccellenti e dilettanti allo sbaraglio in una unica colpa collettiva.

Non siamo d’accordo. In quell’elenco ci sono molti esperti veri, di livello eccellente, che non meritano di essere mescolati in quell’unico calderone. Potremmo fare nomi, ma rischieremmo di non comprendervi alcuni altri eccellenti di cui non abbiamo diretta conoscenza.

Ci piacerebbe sapere, invece, senza necessità di nominare i “colpevoli”, se il Miur intende, comunque, pagare il compenso concordato (si parla di 25 euro a quiz) per la preparazione dei quesiti risultati, alla fine, sbagliati o inadeguati, compensando i responsabili di questa figuraccia come gli esperti di eccellenza.

La risposta è arrivata nell’intervista concessa dalla Gelmini a “Repubblica”: “La commissione che li ha prodotti non l’ho nominata io. Sono errori gravi, non mi capacito. Gli autori non saranno retribuiti e l’agenzia che li ha scelti sta valutando se chiedere i danni”.

Beh, almeno si risparmieranno poco meno di 25 mila euro.