Tuttoscuola: Non solo statale

La Cei scrive a Ciampi per parità economica

Una “lettera aperta”, da consegnare entro la metà di aprile al presidente della Repubblica per chiedere “la piena e definita parità, anche economica” e superare così “ogni discriminazione” tra le scuole statali e quelle paritarie, entrambe facenti parte, in base alla riforma Moratti, del “sistema nazionale di istruzione”. E’ l’iniziativa annunciata da mons. Cesare Nosiglia, vescovo di Vicenza e presidente del Consiglio nazionale della scuola cattolica (Cnsc), al termine dell’incontro dell’organismo della Cei, che si è svolto oggi a Roma.

“Tutte le scuole del servizio educativo pubblico – è detto in una nota diffusa dal Sir, il servizio di informazione religiosa promosso dalla Cei – indipendentemente dalla natura giuridica della gestione, devono poter essere rese accessibili a tutti”, visto che “sono gli stessi alunni, con i genitori, titolari del diritto all’istruzione”. E’ quanto chiede il documento elaborato dal Cnsc per chiedere che entro la fine della legislatura “sia superata ogni discriminazione economica tra gli alunni di scuole statali e paritarie”, tramite “un finanziamento diretto alle scuole paritarie”.

La proposta del Cnsc, infatti, è basata sulla “titolarità del soggetto e della famiglia” nella scelta del tipo di scuola per i propri figli, ma prevede che “la modalità di erogazione” dei contributi sia “da effettuarsi direttamente alla scuola”.

La lettera che verrà consegnata ad aprile a Ciampi, ha spiegato Nosiglia, vuole “sensibilizzare l’opinione pubblica, le forze politiche e la comunità ecclesiale” sul fatto che “la scuola cattolica non vuole togliere nulla, ma semmai potenziare il servizio scolastico nazionale, nel necessario pluralismo e secondo il principio di sussidiarietà “. “La promessa del governo di dare piena attuazione alla parità non è stata finora mantenuta anche a causa di insufficienti risorse disponibili”, ha fatto notare don Bruno Stenco, direttore dell’Ufficio Cei per ‘educazione cattolica, la scuola e l’università, citando le “segnalazioni” provenienti dalle scuole elementari parificate che denunciano “gravi ritardi” nell’erogazione dei contributo per il “buono scuola” previsto dal decreto del governo dell’agosto scorso.

Una misura, questa, definita dal direttore dell’Ufficio Cei “positiva ma insufficiente”, e che comunque chiede “un segnale chiaro per una risposta esauriente e risolutiva”, in “tempi definiti”, sulla “piena parità anche economica tra le scuole facenti parte del sistema nazionale di istruzione”. Di qui la proposta del Cnsc di redigere “emendamenti” alla legge 62/2000, per arrivare ad una “integrazione” della riforma Moratti a tre anni dalla sua attuazione, “incrementando le attuali forme di sostegno economico per il sistema paritario” attraverso “l’estensione graduale alle famiglie degli alunni delle scuole paritarie”.

Forgot Password