La Buona Scuola diventa un co-branding?

La proposta avanzata dal ministro Giannini a Confindustria

Nel corso della  Seconda Giornata dell’Education, organizzata da Confindustria nell’aula magna della Luiss di Roma, si è parlato dell’ingresso dell’alternanza scuola-lavoro obbligatoria nel sistema educativo italiano.

La Buona scuola è ormai un brand, propongo quindi a a Confindustria una sorta co-branding, sullo stile di Assolombarda“, ha detto il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

Dunque, porte aperte agli studenti da parte delle imprese, delle associazioni, delle istituzioni e di tutti quegli ambienti extra-scolastici che possono contribuire alla loro crescita formativa e al loro orientamento. L’obiettivo è avviare un “processo duraturo e non un’operazione isolata”, è stato detto durante i lavori, “con un forte coinvolgimento di istituzioni, imprese, dirigenti scolastici, insegnanti e studenti”. 

Hanno partecipato all’incontro, insieme al ministro Giannini, anche il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, Ivan Lo Bello, vicepresidente Confindustria per l’Education, Fabio Storchi, presidente Federmeccanica, Mauro Chiassarini amministratore Delegato Bayer, Flavia Piccoli Nardelli presidente VII Commissione Cultura, Scienza, Istruzione della Camera, Ermanno Rondi project Leader Azione Comune sull’Istruzione Tecnica Club dei 15 e Attilio Oliva membro del Board Centro per la Ricerca e l’Innovazione Educativa dell’OCSE.