
L81% dei giovani vuole più educazione civica
TreeLLLe propone un insegnamento pratico di due ore settimanali da affidare a un insegnante specializzato
Quasi i due terzi degli studenti ha affrontato in modo superficiale, o non ha affrontato per nulla, lo studio della Costituzione Italiana (61,9%). L’attenzione è stata maggiore negli istituti tecnico professionali rispetto ai licei, in cui solo il 25% degli studenti si è occupato della Costituzione in modo molto o abbastanza approfondito. Ma ben l’81% dei giovani vuole che il tema sia trattato più ampiamente. E’ quanto emerge dall’indagine “L’educazione alla cittadinanza nella scuola superiore italiana” , svolta su un campione di giovani tra i 19 e i 23 anni che hanno concluso il percorso di studi nella scuola superiore, contenuta nel Quaderno n.11 dell’Associazione Treellle, presentata oggi a Roma nella sede della Luiss, come già riferito.
Dalla ricerca emerge che anche l’approccio diretto al testo costituzionale è nettamente minoritario e molto superficiale. Il 20,5% degli studenti non ha mai letto la Costituzione. Se a questi sommiamo il 54,2% di coloro che hanno letto solo qualche articolo, arriviamo a circa i tre quarti degli studenti.
Sono i licei le scuole che dedicano meno attenzione a queste tematiche: la percentuale di studenti che non fanno sistematicamente educazione alla cittadinanza sale al 75% nei licei scientifici, e al 77,7% nel licei classici. Al contrario, sono gli istituti tecnici e professionali a dedicare maggiore attenzione all’educazione civica, anche grazie alla trattazione del diritto come materia curriculare.
L’educazione civica, nel 63,4% dei casi, è trattata in tradizionali lezioni frontali. La ricerca evidenzia inoltre che l’educazione civica è trattata all’interno di ambiti disciplinari molto eterogenei (Storia, Diritto, Italiano, ecc.). Fermo restando che tutti gli insegnanti devono sentirsi responsabili di questa missione formativa, si evidenzia tuttavia la criticità connessa alla mancanza di una ”figura responsabile” che sia univocamente identificata per presidiare l’ambito disciplinare.
Ed è proprio l’idea di introdurre due ore settimanali di attività (non di studio teorico), da affidare a un insegnante specializzato, la proposta avanzata da TreeLLLe durante la presentazione del Quaderno. Le ore, propone un po’ provocatoriamente Attilio Oliva, potrebbero essere ricavate dalla riconversione del monte ore attualmemte previsto per le assemblee studentesche.
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