
Italicum e Ddl Buona Scuola, destini paralleli?
La politica scolastica, tante volte lo abbiamo evidenziato, è per molti aspetti lo specchio della politica in generale. Una cartina al tornasole dei suoi irrisolti problemi di fondo, da quello della difficile governabilità all’andirivieni delle leggi provocato dal bicameralismo perfetto alla miopia – purtroppo trasversale – della classe politica di fronte a riforme, come quelle del sistema educativo, che richiederebbero una visione strategica di medio-lungo periodo ampiamente condivisa.
Ebbene, questa settimana cominciano il dibattito e le votazioni su due leggi che riguardano, da una parte, il funzionamento del sistema politico in generale (il cosiddetto Italicum sulla legge elettorale), e dall’altra il funzionamento del sistema scolastico, il Ddl sulla Buona Scuola, cui l’attuale premier Renzi annette primaria importanza.
Non si può negare che anche in questo caso esistano sintonie e rispecchiamenti tra i due piani, quello della politica generale, e quello della politica scolastica. Se Renzi appare sempre più deciso a far passare la nuova legge elettorale alla Camera anche rischiando la spaccatura del PD e giungendo a chiedere il voto di fiducia su di essa, analoga sembra essere la prospettiva del Disegno di legge sulla scuola.
I circa 2.400 emendamenti presentati e l’opposizione dura e unitaria (anche se con sfumature e motivazioni diverse) dei cinque sindacati ‘rappresentativi’ e delle tante sigle soprattutto di precari costituiscono un grave ostacolo sull’iter parlamentare della riforma, mentre si fa sempre più evidente l’urgenza delle misure necessarie per l’assunzione dei 100.000 precari.
Anche in questo caso, recepito un certo numero di emendamenti sostenuti anche dall’interno della maggioranza, come quelli che ridimensionano i superpoteri attribuiti ai dirigenti scolastici e l’ampiezza della delega (si veda tuttoscuola.com), potrebbe riaffacciarsi l’ipotesi del ricorso al decreto legge, e non solo per le assunzioni. Destini paralleli per le due leggi simbolo dell’era Renzi?
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via