Istruzione e formazione professionale/2: la debolezza della diffusione a “macchia di leopardo”

A fronte del quadro descritto nella notizia precedente, si rileva che il sistema è presente sul territorio nazionale a “macchia di leopardo”. Attivo in sole nove regioni, è per lo più assente al Sud, con la sola eccezione della Sicilia, dove, tuttavia, vive le contraddizioni proprie di quel territorio.

Eppure, il sistema di IeFP è l’altro canale, oltre quello scolastico, nel quale si assolve l’obbligo di istruzione. La sua mancata presenza in tanta parte del territorio nazionale priva, pertanto, una larga fascia di popolazione giovanile del diritto di seguire le proprie inclinazioni cognitive.  Garantire il diritto di scelta dei giovani, e quindi espandere l’offerta formativa, è una delle richieste qualificanti che provengono dal settore. L’altra è quella di rendere certi e stabili i finanziamenti, che le Regioni e lo Stato, nella morsa della crisi finanziaria pubblica, tendono invece a contrarre.

L’IeFP ha, invece, grandi ambizioni e potenzialità, tra le quali quella di dare un contributo determinante alla formazione dei “supertecnici” , attraverso i corsi biennali/triennali degli istituti tecnici superiori (ITS) e i corsi annuali degli IFTS, in collaborazione con le scuole, le imprese, gli enti locali, le università.

A tal fine occorre, quindi, che la spesa per la formazione professionale, così come quella per tutto il sistema formativo, sia posta al di fuori del patto di stabilità, in quanto investimento volto al potenziamento dell’apparato produttivo.

Scelta obbligata tenendo anche conto dei primi risultati dell’indagine PIAAC (Programme for the International Assessment of Adult Competencies), svolta in 24 paesi nel periodo 2011-2012, concernente l’analisi del livello di competenze fondamentali della popolazione tra i 16 e i 65 anni, promossa dall’Ocse e realizzata in Italia dall’ISFOL, su incarico del Ministero del Lavoro.

Siamo in fondo alla classifica nelle competenze alfabetiche, anche se rispetto alle precedenti indagini Ocse la distanza dagli altri paesi si è ridotta, e penultimi nelle competenze matematiche (numeracy), fondamentali per affrontare e gestire problemi di natura matematica nelle diverse situazioni della vita adulta.