Iscrizioni di cinese a scuola? Si può

È tempo di iscrizioni per il prossimo anno scolastico. Termine ultimo il 12 febbraio prossimo.

Mentre un quotidiano nazionale rileva che la circolare ministeriale emanata a ridosso della fine dell’anno ha taciuto sulla possibilità di richiedere l’iscrizione a classi con inglese potenziato (5 ore a settimana con esclusione della seconda lingua straniera), un altro quotidiano nazionale parla invece di boom di iscrizioni per la lingua cinese.

A Milano in particolare, come riferisce il Corriere della Sera, già da alcuni anni si sperimentano corsi di cinese in alcune classi. Nel 2009-10 se ne sono avvalsi in Lombardia circa 15.00 studenti e da quest’anno sono previsti corsi di cinese in un centinaio di istituti.

Se nella scuola primaria e nella ex-scuola media l’insegnamento del mandarino non può far parte delle materie curricolari (è previsto soltanto l’inglese) e chi lo vuole deve frequentare corsi pomeridiani facoltativi, negli istituti superiori, invece, grazie alla riforma è possibile scegliere il cinese tra gli insegnamenti curricolari del liceo linguistico.

In Italia l’insegnamento del cinese è arrivato molto dopo altri Paesi europei (in Francia è materia ufficiale dal 1973 e nel Regno Unito addirittura dal 1952), ma, visto il fascino di quella lontana cultura e l’apertura di nuovi mercati, potrebbe avere un nuovo impulso, soprattutto nelle città dove le comunità cinesi hanno una presenza consistente e consolidata. Prato, per capirci, è la capitale indiscussa della presenza cinese in Italia, tanto che le nascite di bambini di nazionalità non italiana (e prevalentemente cinese) ha superato nel 2009 il 30% delle nascite.