Iscrizioni 2009-2010/2. Perché gli istituti professionali crescono

Per gli istituti professionali sarà forse il canto del cigno, ma è un fatto che alla vigilia di un’operazione che cambierà profondamente la loro attuale identità, gli istituti professionali di Stato (IPS) hanno registrato una notevole crescita di iscrizioni rispetto all’anno scorso: +2,3% al Nord, secondo le indiscrezioni pubblicate da Repubblica, +0,8% al Centro (mentre licei, istituti tecnici e percorsi artistici diminuiscono), e -0,5% al Sud (il minore decremento: gli altri diminuiscono molto di più, tanto che la loro incidenza salirebbe dal 20,7% al 21,2%).

Eppure gli IPS sono stati i percorsi del nostro sistema di istruzione secondaria superiore più maltrattati negli ultimi 15 anni, indifferentemente dai governi di centro-sinistra (Berlinguer li aveva occultati, senza conservarne nemmeno il nome, nella “area tecnica e tecnologica”; Fioroni li aveva  formalmente ripristinati, ma in posizione dichiaratamente subordinata agli istituti tecnici) e da quelli di centro-destra (Moratti li aveva ignorati, in previsione di un loro passaggio alle Regioni; Gelmini ha sostanzialmente avallato l’operazione di Fioroni, aggiungendo la prospettiva di accordi con le Regioni su tutta l’area dei percorsi professionali).

Ma l’istruzione professionale ha ben resistito a questa serie di tentativi di negarne l’identità e il ruolo, un po’ aiutata dal fatto che nessuno dei progetti di riforma sopra accennati è andato finora in porto (anche chi sceglie i professionali per il 2009-2010 seguirà il tradizionale ordinamento 3+2 del “Progetto ‘92”), e molto per la solidità del suo impianto, che prevede un’uscita intermedia dopo i primi tre anni, l’apertura ad esperienze professionalizzati nel biennio finale, il conseguimento della “maturità”, e una forte attenzione per la dimensione del “fare”. Fin che riuscirà a conservare queste caratteristiche, l’offerta dell’istruzione professionale avrà una sua credibilità e un suo spazio agli occhi delle famiglie: sarà insomma concorrenziale, come è riuscita ad esserlo in questi anni per essa pur così difficili.