Invalsi: un appello a non tornare indietro

L’ADi (Associazione Docenti italiani) pubblica sul suo sito un appello, già sottoscritto da centinaia di docenti e ricercatori, “affinché il nuovo Presidente INVALSI sia scelto in modo da proseguire e rafforzare l’azione dell’Istituto”.

I firmatari dell’appello, si legge nel documento, “ritengono che l’Italia necessiti di valutazioni standardizzate e confrontabili degli apprendimenti degli studenti e dei risultati ottenuti dagli istituti scolastici e formativi e che la gestione di queste valutazioni debba essere affidata ad un organismo autonomo, scientificamente fondato ed autorevole a livello nazionale ed internazionale, in grado di fornire una fotografia attendibile della situazione del nostro sistema educativo”.

L’INVALSI, si sostiene nell’appello, ha intrapreso fruttuosamente questa strada, raccogliendo “informazioni indispensabili per permettere che vengano prese le decisioni più opportune da parte degli interessati a tutti i livelli: insegnanti, dirigenti scolastici, amministratori, politici, studenti e famiglie”. Perciò “quanto fin qui realizzato dall’INVALSI va proseguito e perfezionato”. Anche se esistono margini possibili di miglioramento”, “tornare indietro sarebbe disastroso”.

L’auspicio è che “il Ministro Carrozza si adoperi affinché la futura presidenza dell’INVALSI sappia proseguire e rafforzare le azioni finora intraprese, garantendo al nostro Paese un sistema di valutazione qualificato e autonomo, all’altezza delle sfide cui l’Italia deve fare fronte”.

Bisognerà vedere se nella rosa dei cinque nomi che saranno selezionati e proposti al ministro Carrozza dalla commissione presieduta dall’ex ministro Tullio De Mauro, e formata in prevalenza da pedagogisti e psicologi, ci sarà spazio anche per candidature che si pongano in continuità con gli indirizzi assunti negli ultimi sei anni dai presidenti Cipollone e Sestito, entrambi economisti di provenienza Bankitalia.