Intelligenza Artificiale: via nelle scuole francesi. Investimenti record e nuove competenze digitali già dalla primaria

La Francia accelera sull’integrazione dell’intelligenza artificiale nei percorsi scolastici. Già dall’anno scolastico in corso, il Ministero dell’Istruzione francese ha avviato un piano di introduzione graduale di tecnologie avanzate nella didattica, con un’attenzione particolare alla scuola primaria e secondaria di primo grado. L’obiettivo è chiaro: preparare le nuove generazioni a un uso consapevole e critico degli strumenti digitali più evoluti, rendendo l’IA parte integrante del quotidiano scolastico.

Un ecosistema pubblico-privato per innovare

Il progetto si fonda su un modello di collaborazione strutturata tra governo e aziende del settore tecnologico, incluse start-up EdTech. Una scelta che in Francia viene letta come segnale di un rapporto virtuoso tra pubblico e privato, capace di accelerare l’innovazione senza sostituire il ruolo strategico dello Stato.

L’uso di strumenti digitali in classe non è una novità oltre le Alpi: già nel 2013 la guida 200 tools for learning di Jan Hearth aveva segnato una svolta, aprendo la strada alle lavagne multimediali e alle prime applicazioni educative. Oggi, con la maturità raggiunta dall’intelligenza artificiale, la sfida è più complessa: non si tratta di rimpiazzare le competenze umane, ma di amplificarle, offrendo a studenti e insegnanti strumenti che integrano e potenziano l’apprendimento.

Il progetto LISA e la strategia educativa

Per garantire trasparenza e informazione, il Ministero francese ha creato un portale istituzionale che raccoglie programmi, investimenti, obiettivi e partnership attive. Tra questi spicca il programma LISA, che collega l’educazione all’ambiente e alla trasformazione tecnologica, individuando l’IA come leva strategica per la sostenibilità del sistema formativo.

Secondo il France – Education and Training Monitor 2025, gli strumenti basati su IA saranno sviluppati insieme a imprese EdTech e centri di ricerca e serviranno ad adattare l’insegnamento ai bisogni di ciascun alunno, attraverso percorsi personalizzati e monitoraggi continui. Un cambiamento che richiede una formazione specifica anche per i docenti: un’analisi di Eurydice del maggio 2025 segnala che una quota significativa dei fondi per l’innovazione è dedicata proprio alla formazione degli insegnanti per acquisire padronanza dell’IA e delle sue applicazioni educative.

Investimenti e strategie: i numeri

L’impegno economico è imponente. Sono previsti circa 54 miliardi di euro per infrastrutture, aggiornamento dei curricoli e sviluppo dei nuovi strumenti didattici destinati alle scuole.

A questi si affianca la strategia di accelerazione “Istruzione e digitale”, finanziata con 594 milioni di euro nell’ambito del piano France 2030. La strategia punta a rafforzare le competenze digitali lungo tutto l’arco della vita, migliorare l’efficacia del sistema educativo e ridurre le disuguaglianze territoriali attraverso risorse digitali certificate, strumenti di orientamento e sistemi per la personalizzazione dei percorsi.

Un ulteriore obiettivo riguarda il consolidamento del settore EdTech francese, che durante la pandemia ha mostrato potenzialità ma anche fragilità strutturali, soprattutto per le difficoltà di accesso al mercato pubblico. Rafforzare questo comparto è considerato cruciale per sostenere l’innovazione, garantire autonomia tecnologica e favorire la competitività internazionale delle imprese francesi.

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