(In)Sicurezza nelle scuole

La Uil-scuola conduce da quattro anni un’indagine sulla sicurezza degli edifici scolastici, basandosi anche su dati raccolti dal Miur. Dall’ultima indagine pubblicata a settembre risulta che negli ultimi 5 anni gli Enti locali hanno effettuato interventi di manutenzione sugli edifici scolastici in circa il 90% dei casi, di cui la metà in manutenzione straordinaria e hanno accolto circa il 50% delle richieste presentate dalle scuole per interventi strutturali sugli edifici.
Gli Enti locali hanno ricevuto dallo Stato, sulla base della legge relativa all’edilizia scolastica (n. 23 del 1996) oltre 3.150 miliardi nel periodo 1996-2001, ed inoltre hanno stanziato proprie risorse per la sistemazione degli edifici scolastici. “Meno della metà delle scuole – osserva la ricerca sindacale – risulta possedere la certificazione di agibilità statica, con la Sardegna che addirittura non arriva al 16%. All’estremo opposto, non crediamo sia un caso che le tre regioni con una percentuale più alta di certificazioni in regola (Campania, Basilicata e Friuli) siano state colpite dal sisma in tempi relativamente recenti: la ricostruzione è stata evidentemente l’occasione per mettere ordine (ma analoga “opportunità” sembra non sia stata colta dall’Umbria)”. Dati sostanzialmente confermati da uno studio del Miur del febbraio scorso, riportato da “Repubblica”, che documenta anche come il 73% degli istituti scolastici siano sprovvisti del certificato di prevenzione incendi. Un fattore di rischio per studenti e personale scolastico, ma anche una grossa spada di Damocle sulla testa dei dirigenti scolastici.
Dal 1998 sono state diramate precise istruzioni tecniche per consentire alle scuole di predisporre il piano di evacuazione. Ad oggi solo l’8% delle scuole ha predisposto questo piano. Le più solerti sono state le scuole del Friuli.