Incontro sindacati-forze politiche il 25/3 a Roma

Si chiederanno soluzioni per ogni tipo di precariato

Il 25 marzo a Roma alle 10 presso l’Auditorium di Via Palermo 10 i sindacati della scuola hanno invitato tutte le forze politiche e i parlamentari a un incontro sui tanti problemi che il piano del governo non affronta in modo adeguato e sulle misure che invece sarebbe urgente adottare.

Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola, Snals Confsal, Gilda Fgu chiedono infatti sostanziali cambiamenti al disegno di legge del governo e indicano tre questioni come prioritarie a partire dalla stabilizzazione del lavoro, da realizzare attraverso un piano straordinario pluriennale di assunzione di tutti i precari, compresi quelli con 36 mesi di servizio che non sono nelle GAE.

Soluzioni vanno trovate anche per i precari idonei al concorso e con 36 mesi senza abilitazione. Le misure proposte devono riguardare sia i docenti che il personale Ata. Le assunzioni vanno attuate con una legislazione di urgenza. Per il raggiungimento di questi obiettivi le organizzazioni sindacali hanno promosso anche una manifestazione di precari he si terrà nel pomeriggio del 25 marzo alle ore 15, davanti alla Camera dei Deputati.

Importante agire anche sul ruolo della dirigenza. La progettazione dell’attività educativa delle scuole autonome è competenza del Collegio docenti e per renderla il piu’ possibile efficace non puo’ essere affidata solo al dirigente scolastico.

I sindacati considerano inaccettabile affidare al dirigente scolastico la chiamata diretta dei docenti e l’attribuzione del salario accessorio legato alla premialità. è indispensabile definire un bilanciamento dei poteri tra dirigente scolastico, Collegio Docenti e Consiglio d’Istituto.

Inoltre i sindacati chiedono di affrontare la questione del contratto nazionale e del ruolo della contrattazione. Si chiede l’immediata emanazione dell’atto d’indirizzo per l’apertura delle trattative contrattuali.

Il rinnovo del Ccnl per le organizzazioni sindacali è indispensabile non solo per rimettere in ordine una disciplina dissestata dai numerosi provvedimenti legislativi intervenuti su materie contrattuali, ma per decidere in sede negoziale tutto ciò che riguarda salario, orario, diritti e doveri del personale. Dopo sette anni di blocco del contratto, non è accettabile l’ipotesi di discuterne solo gli aspetti normativi, rinviando la parte economica.