In Campania 12 studenti su cento sono avanti a scuola
Circa 2 milioni di bambini e studenti avranno dunque tempo fino al 20 gennaio per iscriversi alle prime classi di scuole statali o non statali italiane.
Accanto a queste iscrizioni regolari ce ne saranno però quasi altre 380 mila non previste, ma che la statistica diffusa dai Servizi per l’Automazione e per la Comunicazione del MIUR (www.istruzione.it) in “Il chi è della scuola italiana – gli studenti” registra fedelmente, mettendo in luce un fenomeno poco noto.
Si tratta di studenti che anticipano di un anno almeno l’iscrizione alla classe prevista per la loro età.
Nella scuola elementare vi sono i ragazzi della primina che, attraverso un esame di idoneità, possono iscriversi direttamente alla seconda classe a 6 anni.
Ma lungo il percorso dell’obbligo prima e della secondaria poi, gli iscritti in anticipo tendono ad aumentare, tanto da rappresentare, disseminati lungo l’intero percorso, il 4,4% complessivo degli 8,8 milioni di alunni dalla materna alla secondaria pubbliche e private.
Una percentuale piuttosto elevata.
Ma qual è la mappa dei “precoci”? Si trovano di più nelle scuole non statali (9,4% degli iscritti) che nelle statali (3,3%), e soprattutto al sud: il primato assoluto di coloro che sono avanti a scuola si registra in Campania (12,4% del totale iscritti), Sicilia (9,5%) e Calabria (8,4%), mentre Veneto (2%), Lombardia, Emilia Romagna e Marche (2,3%) sono le regioni nelle quali meno che altrove gli alunni anticipano le iscrizioni a scuola.
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