Immissioni in ruolo e supplenze annuali: rischio di caos secondo l’Asal

L’Associazione delle Scuole autonome del Lazio (ASAL) è preoccupata per l’ingorgo di nomine (ruolo e supplenze annuali) che si verificherà per fine mese.

Entro il 31 luglio i CSA dovranno concludere le immissioni in ruolo dei 35 mila docenti e dei 5 mila Ata, previsti dal recente decreto legge 115/2005.

Per la stessa data dovranno essere effettuate, sempre da parte dei CSA, le nomine dei supplenti annuali. Dopo il 31 luglio questa incombenza passa a carico delle istituzioni scolastiche.

Ma quest’anno il ritardo di avvio della procedura di nomine in ruolo determinerà in quasi tutta Italia l’ingorgo delle nomine.

È del tutto evidente – scrive l’Asal – che non sarà possibile provvedere anche alle supplenze annuali e fino al termine delle lezioni entro la prevista data del 31 luglio. Ciò vuol dire che, ai sensi dell’art 4 della legge 333/2001, spetterà ai dirigenti scolastici provvedere alla nomina delle supplenze annuali attingendo dalle graduatorie provinciali. Ma è del tutto irrealistico che ogni singola scuola possa effettuare le sue nomine convocando centinaia di docenti contemporaneamente ad altre centinaia di scuola. Finora questo problema è stato affrontato con l’individuazione di “scuole-polo” che provvedevano alla convocazione centralizzata di tutti gli aspiranti di ciascuna graduatoria, ma per il prossimo anno non è detto che questo meccanismo sia ancora utilizzabile perché i CSA non potranno assicurare l’assistenza che invece avevano dato negli scorsi anni“.

Potranno salvarsi forse le piccole province, ma in tutti gli altri casi, sempre secondo l’Asal “…tutto questo potrebbe avere pesanti ricadute sul regolare avvio dell’anno scolastico“.

Cosa fare? “La soluzione è una sola, secondo l’Asal: l’abolizione delle graduatorie provinciali e l’eventuale coordinamento di scuole vicine per la chiamata dei docenti e del personale ATA attingendo direttamente dalle graduatorie di istituto così come si fa per le supplenze temporanee“.