Il Service learning nella scuola siciliana: dalla sperimentazione alla didattica quotidiana del prendersi cura

Il Service Learning è una proposta altamente innovativa che permette agli studenti di apprendere attraverso azioni concrete di servizio a sostegno della propria comunità. Nel prendersi cura della “cosa pubblica” gli studenti apprendono, con motivazioni diverse e molto più profonde del semplice studio orientato alla verifica degli apprendimenti scolastici. Gli studenti, sia i più piccoli della scuola dell’infanzia, che i grandi delle secondarie di secondo grado, attraverso questo approccio pedagogico sono portati a sviluppare una dimensione riflessiva, imparano a cooperare, sviluppano competenze chiave e smettono di essere destinatari di un messaggio trasmissivo per sperimentare la responsabilità e la bellezza di essere protagonisti del proprio processo di apprendimento.

Nel 2017 sono state avviate reti regionali in tutta Italia che avevano l’obiettivo di diffondere il Service Learning insieme a commissioni ministeriali che avevano il compito di coordinare le diverse attività di diffusione e implementazione del Service Learning.

Tra le reti che a distanza di sei anni sono ancora attive e straordinariamente vitali c’è la rete siciliana “Service learning e cittadinanza”- che ha come scuola capofila il  liceo classico “N. Spedalieri” di Catania che si è riunita a Catania lo scorso 17 e 18 maggio grazie al sapiente lavoro di coordinamento della prof.ssa Adriana Cantaro, con l’obiettivo di condividere i progetti sviluppati e di riflettere sui nodi critici che caratterizzano la proposta del Service Learning.

Il titolo scelto ha fatto riferimento a Don Milani, considerato da Italo Fiorin, il principale studioso italiano di Service Learning, vero e proprio antesignano di questa innovativa visione della scuola e dell’apprendimento: “Il SL nella scuola siciliana: dalla sperimentazione alla didattica quotidiana del prendersi cura”.

L’incontro ha visto la partecipazione di un folto numero di docenti e dirigenti che hanno assistito durante il primo giorno di lavoro agli interventi del prof. Fiorin, presidente della scuola di Alta Formazione “Educare all’incontro e alla solidarietà (EIS)” dell’università Lumsa,  del dott. Simone Consegnati, coordinatore della formazione Tuttoscuola e tra i primi esperti ad occuparsi di Service Learning con Fiorin sin dall’inizio della sua diffusione in Italia, il Dirigente Tecnico in quiescenza Gianni Cavadi e il Dirigente Tecnico Ornella Campo dell’USR Sicilia. Successivamente sono stati mostrati dieci progetti della rete regionale che mostrano come si possa fare Service Learning occupandosi anche di ambiti molto lontani tra loro, come ad esempio la sostenibilità, l’inclusione e la cura del patrimonio artistico e culturale. A presentare i progetti erano presenti i riferenti delle seguenti scuole: I.C. G. Mazzini di Valguarnera (EN), IC N. Martoglio di Belpasso, I.C. G. Catalfamo di Messina, Circolo Didattico Madre Teresa di Calcutta di Temestieri Etneo (CT), Liceo Classico Umberto I di Palermo, I.T.E. Einaudi – Pareto di Palermo, l’IC Di Guardo – Quasimodo di Catania, I.C. D’Annunzio di Motta S. Anastasia di Catania, gli I.C. XX Settembre e Dante Alighieri anch’essi di Catania. Abbiamo voluto citare tutte le scuole presenti per condividere un lavoro impegnativo e di grande qualità che ha visto coinvolti docenti, studenti e comunità locali, in un connubio armonico di impegno sociale ed apprendimenti.

Quanto realizzato in Sicilia dimostra che è possibile promuovere innovazioni didattiche significative ma per passare ad un livello di istituzionalizzazione di questa proposta sarà necessario un investimento maggiore in grado di sostenere le richieste sempre maggiori di accompagnamento e formazione.

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