Il selfie di Lucia Azzolina

Non passa giorno senza che la ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, venga criticata o attaccata per le sue prese di posizione e per la sua persona. Sotto attacco, l’Azzolina ha detto di sé: “Mi attaccano perché sono donna, giovane e dei Cinque stelle” (TGcom 24 18 luglio 2020).

Oltre a difendere con decisione se stessa come persona, la Ministra ha vantato anche preparazione e competenze all’altezza. “Fare la ministra dell’Istruzione in questo Paese è sempre stato un compito arduo per tutti, farlo al tempo del coronavirus è ancora più difficile. Io però credo alla competenza, nei posti giusti ci devono stare le persone competenti. Avendo lavorato molto a scuola, due lauree, specializzazione in diritto scolastico, credo di essere la persona giusta al posto giusto” (Radio Rai1 20 luglio 2020).

Le critiche per queste dichiarazioni dal sapore autocelebrativo sono assicurate, ma l’Azzolina sembra non preoccuparsene.

La Lega ne chiede continuamente le dimissioni, per il segretario della Lega Matteo Salvini il ministro “dice mi attaccano perché donna. No – ha aggiunto –  ti attaccano perché non sei capace non perché donna”. Tra i parlamentari del PD serpeggia qualche malumore nei suoi confronti e anche tra i grillini emergono alcuni ‘distinguo’ su alcune sue prese di posizione, ma il M5S complessivamente fa quadrato intorno e difende il suo ministro.

Ma la debolezza dell’Azzolina, se è lecito considerarla come tale, è la sua forza, perché le sue dimissioni in questa fase di lenta ripresa generale minerebbero l’assetto dell’Esecutivo, pregiudicandone la credibilità. Un lusso che, anche se si volesse concludere con un rimpasto, il Governo non può permettersi.