Il secondo meeting transnazionale del progetto comunitario “Lang2Tech”

Si è svolto  nella prestigiosa cornice di Villa Vannucchi a San Giorgio a Cremano il secondo meeting transnazionale dei partner del progetto Lang2Tech, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma comunitario “Leonardo da Vinci -Transfer of Innovation”. Il progetto, denominato “Second-language Competency for Technicians in Industry” (Lang2Tech), è coordinato dall’Università di Edimburgo e vede tra i suoi partner l’ente di ricerca campano Europe-Aries, l’ONECO di Siviglia, l’Università Tecnologica di Kaunas in Lituania e la Erbek di Lipsia,  Germania, oltre a diversi partner sociali, tra cui Unite the Union, il più grande sindacato britannico.

Il meeting, organizzato da Lorenzo Fiorito, direttore scientifico di Europe-Aries, si è aperto, nella sede del polo didattico/scientifico dell’Università Telematica Pegaso con i saluti del presidente dell’Ateneo Danilo Iervolino, di Francesco Fimmanò Preside della Facoltà di Giurisprudenza e di Calogero Di Carlo direttore del CESD (Centro Studi Salvo D’Acquisto).

Lorenzo Fiorito ha introdotto i lavori cui hanno partecipato dall’Italia Annalisa Del Prete, da Edimburgo Brian Martin, Bonnie D. Edwards, Cornelius Gillen e Joan Cutting; da Siviglia Tamara Hodas e Francesca Gabbas, Audra Daubarienė e Dainora Maumevičienė dalla Lituania; da Lipsia Anett Walter Marco Moeller. Sono inoltre intervenuti dalla Gran Bretagna Jim Aitken e Pat Egan, responsabili della formazione di Unite the Union, entusiasti del progetto che contribuiranno ad implementare attraverso la propria organizzazione.  

Il Lang2tech intende definire nuovi contenuti e strumenti per l’apprendimento linguistico on-line (con l’ausilio di un portfolio elettronico) per i lavoratori del settore tecnico che operano in un paese diverso dal proprio, e produrrà una certificazione linguistica “Lang2Tech” per l’ambito tecnico, riconosciuta a livello europeo.

Per quanto riguarda l’Italia, sarà creata una certificazione di lingua Italiana, tarata sulle esigenze del settore tecnico (una lingua con contenuti specialistici) per personale proveniente da altri paesi che opera o intende operare nell’industria italiana. Lo stesso faranno gli altri partner per la propria lingua da insegnare ai tecnici stranieri principalmente come necessario strumento di lavoro.

Il progetto è seguito direttamente dalla Commissione Europea, per le ricadute positive attese nell’ambito della mobilità dei lavoratori in ambito comunitario. Gli stakeholders, ovvero gli attori economici e sociali che hanno manifestato interesse per i risultati del progetto, sono numerosi: tra essi si annoverano enti pubblici e privati, aziende, e soprattutto ministeri e università.