Il rispetto delle istituzioni prima di tutto

I fatti straordinari della Camera che hanno accompagnato lo scontro politico sul voto di fiducia al Governo meritano una riflessione che va ben oltre il merito del dibattito tra maggioranza e opposizione e le sue implicazioni politiche.

Ci riferiamo in particolare alla presa di posizione dello sparuto gruppo di deputati radicali che, pur confermando il giudizio negativo per il Governo Berlusconi (concretizzato poi dal voto di sfiducia), ha deciso di rimanere in aula durante il discorso del premier per “rispetto delle istituzioni”.

I radicali, nel corso degli anni, ci hanno abituato spesso a clamorosi colpi di scena per difendere soprattutto principi e valori della Costituzione.

Anche in questo caso hanno avuto il coraggio di un gesto controcorrente, forti anche del fatto che in quel momento di aspro confronto politico non era in gioco la difesa di valori costituzionali, mentre per loro era prevalente, rispetto all’obiettivo politico, la difesa delle istituzioni, anche se rappresentate da un avversario criticato e negativamente valutato.

Tanto di cappello per il loro coraggio.

Lo diciamo per l’aspetto “educativo” che il gesto esemplare può avere nei confronti dei giovani.

Ci auguriamo che nella prospettiva di un autunno caldo che sembra ormai alle porte con le manifestazioni degli indignati e degli studenti che certamente nelle prossime settimane interesseranno le scuole e le piazze italiane, il rispetto delle istituzioni prevalga sempre sul diritto a manifestare e a protestare.