Il progetto dei Lincei per la formazione degli insegnanti, a Bologna

Il nuovo Polo di Bologna/Emilia-Romagna del progetto di formazione per insegnanti “I Lincei per una nuova didattica nella scuola: una rete nazionale”, sarà inaugurato giovedì 12 settembre dall’Accademia Nazionale dei Lincei e dalla Fondazione Marino Golinelli presso l’Accademia delle Scienze in via Zamboni, 31. Il progetto ha l’obiettivo di introdurre nella scuola italiana elementi innovativi per la didattica delle scienze naturali, della matematica e  dell’italiano argomentativo.

Il progetto, nato dal protocollo d’intesa firmato tra Accademia dei Lincei e MIUR – Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, ha dato vita a una rete nazionale. Ai poli già attivi (Bari, Milano, Napoli, Perugia, Pisa, Roma, Venezia) si aggiunge il Polo di Bologna, realizzato grazie alla collaborazione con la Fondazione Marino Golinelli. Hanno collaborato inoltre l’Accademia delle Scienze dell’Istituto di Bologna, l’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, la Regione Emilia-Romagna, Associazione Nazionale degli Insegnanti di Scienze e l’Unione Matematica Italiana.

Il polo di Bologna/ Emilia Romagna ha carattere pluriennale e costituisce per la Fondazione Marino Golinelli la prima tappa di un progetto a livello nazionale a cui ha  destinato importanti risorse per il prossimo triennio.

Sono in programma corsi di formazione per insegnanti di tutte le materie, e di ogni ordine e grado, tramite un’offerta multidisciplinare che coniuga matematica, scienze e italiano argomentativo. Quattro i concetti chiave attorno ai quali si articola la visione educativa e pedagogica del Polo: interdisciplinarità, centralità della sperimentazione in laboratorio, contestualizzazione culturale tra scienza e società, nuove tecnologie per la didattica. Questi quattro elementi sono i fattori chiave individuati mediante un confronto internazionale ispirato anche alle valutazioni dell’OCSE/PISA, attorno a cui è costruito un programma originale progettato ad hoc “per una nuova didattica”.

Per l’anno scolastico 2013/2014 sono oltre 700 le pre-iscrizioni da parte degli insegnanti, provenienti da 236 istituti dell’Emilia-Romagna: quasi il 50% da Bologna e provincia, la restante metà da tutte le altre province con una presenza significativa in particolare da Forlì-Cesena, Ravenna e Modena. Il 40% degli insegnanti proviene da scuole primarie, il 30% da secondarie di secondo grado (soprattutto da istituti tecnici e professionali), 25% da secondarie di primo grado, il 5% da scuole dell’infanzia. La formazione degli iscritti è eterogenea per materia di insegnamento: il 40% è costituito da insegnanti unici, un altro 40% da insegnanti di matematica e scienze, il 20% da insegnanti di materie umanistiche.

La composizione percentuale degli insegnanti pre-iscritti garantisce la copertura di tutta la filiera così come negli obiettivi del progetto. Inoltre, di particolare evidenza, sono la presenza cospicua di insegnanti delle scuole secondarie di primo grado, considerate da tutte le rilevazioni nazionali ed internazionali punto debole di tale filiera, e il buon numero di insegnanti provenienti da istituti tecnici e professionali. 

Attraverso i moduli tematici in programma, composti da lezioni frontali e laboratori, gli insegnanti avranno la possibilità di accrescere le proprie competenze teoriche e pratiche, cimentarsi nella pratica di laboratorio che, attraverso kit da utilizzare in classe, potrà essere riproposta agli alunni, abituarsi all’interdisciplinarietà grazie all’interazione con colleghi di diverso ordine, grado e materia di insegnamento. Nel corso degli appuntamenti sarà proposto agli insegnanti, e tramite loro agli studenti, un approccio corretto al sapere scientifico che sia basato sull’Inquiry Based Science Education (IBSE), sulle metodologie handson e su una visione olistica della cultura che non confini il sapere scientifico in un ambito separato da quello umanistico.