
Il Pd dice sì al reclutamento immediato per concorso
Ancora una volta la parola reclutamento viene coniugata soltanto con la stabilizzazione del personale precario inserito nelle graduatorie ad esaurimento. Il dibattito che in queste settimane (e nei mesi scorsi) ha accompagnato la ridefinizione del decreto ministeriale sull’aggiornamento delle graduatorie ne è una prova, senza considerare gli effetti della sentenza della Consulta sul pettine e quelle dei giudici del lavoro sulla retribuzione del personale con contratto di lavoro a tempo determinato.
Di concorsi per reclutare i docenti nessuno, o quasi, parla, come se fosse scontato che l’emergenza precariato debba annullare qualsiasi altra forma di assunzione, in barba alla legge che dice esattamente il contrario: 50% al concorso e 50% alle graduatorie.
Ha provato a parlarne come integrazione alle graduatorie nei giorni scorsi il consigliere ministeriale Max Bruschi, e ha ricevuto una critica feroce da parte dell’on. Russo del Pd che fa parte del fronte trasversale della difesa dei precari del Sud, e diversi si sono chiesti se parlava a titolo personale o anche a nome del ministro Gelmini (che di concorsi non parla mai).
Dal Pd, però, in queste ultime ore è venuta una proposta autorevole a favore dei concorsi. La responsabile scuola del Pd, Francesca Puglisi, nel criticare aspramente le proposte di legge Garagnani contro la politicizzazione dei professori e quella della Carlucci per un nuovo stato giuridico dei docenti, ha invitato, tra l’altro, il ministro Gelmini a bandire prontamente i concorsi per le graduatorie che risultano esaurite.
Sarebbe un primo passo importante che non toglie che allo stesso tempo non si possano mettere in campo procedure concorsuali per immettere nella scuola un certo numero di giovani abilitati e laureati anche per impedire che la “meglio gioventù” se ne vada verso altri lidi.
Solo gli utenti registrati possono commentare!
Effettua il Login o Registrati
oppure accedi via