Il milleproroghe prolunga l’agonia del CNPI

Il concorso per dirigenti scolastici sarà bandito a marzo

Come ogni anno, il Governo è costretto a varare un decreto legge straordinario (il cosiddetto mille proroghe) per prorogare i termini di scadenza di vari provvedimenti che sono a rischio di decadenza.

Quello di quest’anno proroga i termini di scadenza del bando di concorso a posti di dirigente scolastico (atteso entro il 31 dicembre scorso e rinviato al 31 marzo prossimo, e le scadenze relative all’ex-Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione (CNPI).

Per essere precisi il CNPI non esiste più, perché, dopo essere stato oggetto di numerosi decreti “mille proroghe”, con il ministro Profumo non è stato prorogato, decadendo definitivamente.

Ma in qualche modo continua far parlare di sé, in quanto per taluni provvedimenti normativi la legge ne prevedeva obbligatoriamente l’acquisizione di parere: l’impossibilità di emettere il prescritto parere inficiava la validità del provvedimento.

In soccorso a questo vuoto, la legge 114/2014 aveva prorogato a tutto il 2014 la validità degli atti emessi senza il parere del defunto CNPI, in attesa di pervenire alle elezioni di un nuovo organo collegiale nazionale.

La validità degli atti, pur in assenza di parere, viene ora prorogata a tutto il 31 dicembre 2015.

Un anno di tempo basterà per regolarizzare il tutto? C’è da dubitarne, mentre l’agonia del CNPI, defunto ma non troppo, continua.

Il decreto ha anche prorogato al 30 settembre 2015 il termine ultimo per indire le elezioni del Consiglio Superiore della pubblica istruzione che dovrà rimpiazzare il CNPI.

La complessità della procedura fa temere nuovamente il peggio, se non si avrà il coraggio di affrontare il toro per le corna della riforma degli organi collegiali.