Il giorno del "quizzone"

Dopo la pausa del fine settimana, i candidati alla maturità sono tornati sui banchi di scuola. Stamattina infatti è stata la volta della terza e ultima prova scritta, il “quizzone”, definito localmente da ciascuna commissione d’esame e comprendente tutte le materie del quinto anno non affrontate nelle altre verifiche scritte.

Quasi mezzo milione di candidati si è dovuto cimentare con un questionario. Eventuali nuovi errori non avranno la stessa risonanza mediatica avuta dalle prime due prove, uguali su tutto il territorio nazionale.

Nuovi strascichi invece per gli scritti sbagliati: il Codacons e l’ Associazione per i diritti civili nella scuola hanno presentato ricorso al Tar del Lazio per chiedere l’annullamento della validità delle prime due prove, segnate dal grave errore nella traccia su Montale del compito d’italiano e dalle inesattezze nel testo della versione di greco per il liceo classico e nella prova d’inglese per gli istituti turistici (si veda l’articolo Maturità: il Codacons chiede un risarcimento di 250 milioni).