Il giallo della gratuità dei libri di testo delle elementari

Nelle ultime ore si sono rincorse voci contrastanti e critiche al governo relativamente alla soppressione della gratuità dei libri di testo per gli alunni della scuola primaria che sarebbe contenuta nella legge finanziaria in corso di approvazione in Parlamento.

L’on. Manuela Ghizzoni del Pd ha parlato di scippo di 103 milioni di euro a danno degli alunni della primaria e ha chiesto al ministro Gelmini di ripristinare i fondi già previsti.

Un comunicato della Cisl-scuola ha invece precisato che, a suo parere, i 103 milioni di euro di cui si sta parlando non riguarderebbero la scuola primaria – per la quale una legge del 1964 assicura la gratuità – bensì la scuola secondaria di I grado e il biennio dell’obbligo nella superiore.

Un comunicato del Miur ha assicurato che per il 2010 i fondi per la gratuità dei libri di testo agli alunni della scuola primaria sono assicurati.

A questo punto è rimasta, tuttavia, l’incognita di quel taglio di 103 milioni per fornitura di libri di testo. Quale settore riguarda?

Abbiamo verificato la questione e abbiamo rilevato che i 103 milioni di euro (più precisamente, 103.291.000) costituiscono da diversi anni il fondo da assegnare alla Regioni per la fornitura gratuita e semigratuita dei libri di testo a studenti, in fascia dell’obbligo, della secondaria appartenenti a famiglie con basso reddito.

Nell’ultima assegnazione effettuata, 77.468.250 euro sono stati destinati a sostegno di alunni della secondaria di I grado e 25.253.000 per quelli del biennio delle superiori per totale complessivo, appunto, di 103,291 milioni di euro.

I 103 milioni di euro per libri di testo non riguarderebbero, dunque, la scuola primaria.