Il diritto-dovere verso l’approvazione definitiva

L’iter consultivo del decreto legislativo sul nuovo obbligo scolastico, ampliato e ridefinito nel diritto-dovere all’istruzione e alla formazione, si è concluso con l’espressione conclusiva del parere favorevole delle commissioni parlamentari, avvenuta senza l’apporto delle opposizioni che hanno abbandonato l’aula. Il centrosinistra aveva chiesto più tempo per consentire un’audizione parlamentare per esaminare contestualmente i decreti diritto-dovere, alternanza scuola lavoro e la bozza sul secondo ciclo.
Manca ora l’approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri, poi il terzo decreto legislativo di attuazione della riforma sarà sottoposto alla promulgazione da parte del Capo dello Stato e sarà pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
L’iter consultivo è stato lungo e tormentato con posizioni negative assunte in Conferenza unificata dalle Regioni e dai Comuni che reclamavano chiarimenti e assicurazioni in ordine ai finanziamenti a sostegno del nuovo diritto dovere.
La Commissione Istruzione del Senato, nell’esprimere, con i soli voti della maggioranza, parere favorevole nella seduta del 2 febbraio scorso, ha sottolineato “l’esigenza di un richiamo alla scuola dell’infanzia che rappresenta una pre-condizione per la realizzazione del diritto-dovere all’istruzione e alla formazione”.
Ha sollecitato altresì il Governo ad emanare quanto prima i livelli essenziali di prestazione, in particolare per il secondo ciclo, al fine di definire le condizioni attraverso cui il diritto-dovere si realizza.
A proposito della vigilanza sull’assolvimento del diritto-dovere, la Commissione ha condiviso la scelta di mantenere le sanzioni attualmente vigenti e ha invitato il Governo, per fugare eventuali equivoci in merito, a precisare che le sanzioni applicabili sono quelle previste per il mancato assolvimento dell’obbligo scolastico.
Ma i parlamentari sanno che la sanzione è stata derubricata a livello amministrativo e comporta, nei casi di accertata colpa delle famiglie una sanzione variabile tra i 20 e i 30 euro?