Il Comune di Bologna sostituirà le parole discriminatorie ‘padre’ e ‘madre’

Per l'iscrizione a scuola l'intenzione è quella di sostituirli con i termini 'genitore 1' e '2'

Il Comune di Bologna sta “valutando proposte di modifica di termini segnalati come discriminatori nella modulistica per l’accesso ai servizi da parte dei cittadini”. Parola del sindaco Virginio Merola, che ha risposto così in question time alle domande dell’opposizione sulla possibilità di procedere alla sostituzione dei termini ‘padre’ e ‘madre’ con ‘genitore 1’ e ‘2’ nei moduli di iscrizione alle scuole. Sul tema, Sel ha già in cantiere un ordine del giorno.

Vorrei ricordare che i documenti programmatici del Comune di Bologna definiscono come prioritarie le azioni contro le discriminazioni per l’orientamento sessuale”, ha spiegato Merola, ricordando che “il Gabinetto del sindaco sta lavorando affinché la modalità di relazione tra amministrazione pubblica e il cittadino sia improntata al rispetto delle persone e non adotti comportamenti discriminatori, anche valutando esperienze e buone pratiche di altre amministrazioni locali aderenti alla rete Ready (Rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere) di cui il Comune di Bologna fa parte”.