Il Cnpi salva (quasi) le proposte sulla scuola dell’infanzia

In sede di parere sullo schema di regolamento per il I ciclo, il Cosmat (Comitato della scuola materna) del Cnpi ha espresso valutazioni non tutte negative sulle linee di intervento individuate dal provvedimento.

Sul versante contro, viene contestata la riproposizione degli anticipi di ammissione alla scuola dell’infanzia, perché essi non rispettano il diritto dei bambini ad avere assicurati ambienti educativi “pensati” per la loro età; poi per ragioni di ordine pedagogico in quanto l’anticipo rischia di incidere negativamente sull’identità culturale e pedagogica della scuola dell’infanzia italiana.

Sul versante a favore, invece, il Cnpi sottolinea l’importanza il previsto incremento delle “sezioni primavera” che “possono rappresentare, laddove non esiste l’asilo-nido, una risposta adeguata ai bisogni educativi dei bambini di età inferiore ai tre anni e consentire al Paese di recuperare il terreno perduto sul fronte dei servizi all’infanzia”.

Il Cnpi, però, ricorda che per il funzionamento di tali sezioni è indispensabile richiamare esplicitamente gli specifici criteri di funzionamento già declinati nella Direttiva Direttoriale n. 37 del 10 aprile 2008 emanata dal ministero.

Semaforo verde anche per l’inserimento di bambini dai due ai tre anni nella sezione di scuola dell’infanzia, di piccole scuole nei territori privi di servizi per la primissima infanzia. Un sì condizionato dal raccordo con le Autonomie Locali, dall’esistenza di spazi adeguati e da un numero massimo dei bambini di due/tre anni inseriti in queste realtà, non superi le tre unità. Il numero complessivo di bambini richiesto in queste situazioni – propone il Cnpi – per mantenere o istituire la sezione, può essere non superiore a 12 unità e comunque contenuto entro il massimo delle 20 unità.