Il calendario della Cisl Scuola al presidente Mattarella

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale una delegazione della Cisl Scuola, guidata dalla Segretaria Generale Maddalena Gissi, che ha illustrato l’iniziativa “La Scuola c’è. La Scuola è”.

La segretaria ha voluto fare omaggio di un lavoro realizzato nei mesi scorsi, legato a una necessità contingente che sembra ampiamente travalicata dal significato e dal valore che quel lavoro ha finito per assumere. 

“La necessità contingente – ha spiegato la Gissi – era la realizzazione, com’è nostra consuetudine, di un calendario per il nuovo anno, da corredare con immagini che proponessero, di mese in mese, una sorta di “Giro d’Italia” della nostra scuola, svelando la sua presenza in ogni angolo del Paese, anche il più piccolo e sperduto, o nelle realtà particolarmente problematiche delle tante emergenze che lo affliggono”.
Lo spunto, ha precisato la segretaria, era venuto dalle parole pronunciate all’isola d’Elba da Mattarella, nella cerimonia inaugurale dell’anno scolastico 2018/19.

Poi il lavoro ha preso un’altra forma, più impegnativa ma anche decisamente più suggestiva, e le immagini sono diventate dei brevi filmati, che le moderne tecnologie consentono di vedere semplicemente inquadrando, con uno smartphone o con un tablet, i codici a barre inseriti in ognuna delle pagine che compongono il nostro calendario da tavolo. 

“Il calendario, ovviamente, concluderà la sua funzione a dicembre – ha aggiunto la Gissi – ma i filmati che ha realizzato per noi un bravissimo regista, Giovanni Panozzo, restano come testimonianza vivissima di ciò che la nostra scuola riesce ad essere con la sua presenza così diffusa. Un patrimonio prezioso di cui le nostre comunità, all’interno della più vasta comunità nazionale, possono disporre”. 

Il titolo della raccolta di video “La scuola c’è. La scuola è”: un patrimonio, la nostra scuola, che non sempre e non da tutti è sentito e percepito come tale.

La segretaria ha concluso: “Noi proseguiremo in ogni caso il nostro impegno perché la scuola continui a esserci, e sia messa in condizione di agire ovunque con la massima efficacia, tanto più nelle situazioni di maggior criticità, in quelle ‘periferie esistenziali’ che chiedono e meritano di essere poste al centro della nostra attenzione e del nostro agire”.