Si avvicina la data del 31 ottobre, giorno della manifestazione unitaria della Cisl e della Cisl Scuola, il cui senso è riassunto nello slogan “La Scuola merita di più”.

Il dato immediato che salta agli occhi è la separatezza dalle altre sigle della protesta. In questo senso, la manifestazione cislina di sabato consolida la frattura in atto nel mondo sindacale, evidenziata anche dalle differenti posizioni delle organizzazioni di rappresentanza sulle elezioni per il rinnovo delle Rsu.

Il segretario della Cisl Scuola Francesco Scrima ha spiegato nei giorni scorsi che la manifestazione intende “far conoscere i veri problemi e le reali esigenze della scuola italiana. Porteremo – ha spiegato il leader sindacale – in piazza una classe di insegnanti con i grembiuli ed i fiocchi per sottolineare tutto il disagio della categoria e del personale non docente di fronte ad una politica della scuola inadeguata per il futuro del nostro paese“.

La Cisl punta a raggiungere tre obiettivi: “Cambiare il piano dei tagli, di cui vanno ridotte le quantità e rivisti i tempi; ottenere le risorse necessarie per un rinnovo contrattuale che valorizzi adeguatamente tutte le professionalità operanti nella scuola; combattere la precarietà attraverso scelte che superino la logica degli interventi straordinari, avviando una politica di effettiva e generalizzata stabilizzazione del lavoro“.