Idonei del concorso di infanzia e primaria nelle graduatorie di merito. Quali prospettive?

Negli ultimi giorni un emendamento del sen. Roberto Rampi, capogruppo PD in commissione Istruzione e Cultura del Senato, ha improvvisamente aperto le speranze per migliaia di candidati che in questi giorni stanno affrontando le prove conclusive del concorso di infanzia e primaria. L’emendamento prevede che i candidati cosiddetti idonei siano inseriti nelle graduatorie di merito dei concorsi, ovviamente in coda ai candidati che risulteranno vincitori. Tuttoscuola ne aveva dato notizia, evidenziando il temporaneo incompleto iter parlamentare di approvazione. Ieri, 12 maggio, il Senato ha approvato definitivamente un maxiemendamento che comprende il decreto-legge 21/2022 sull’Ucraina con tutte le modifiche integrative approvate, compreso il testo dell’emendamento Rampi.

Nel testo inviato alla Camera per la sua approvazione definitiva prevista entro il 21 maggio prossimo, la disposizione è diventata la seguente (e tale rimarrà):

Le graduatorie di merito di cui all’articolo 13 del decreto dipartimentale del 21 aprile 2020, n. 498, e successive modificazioni ed integrazioni, sono integrate, nel limite delle autorizzazioni di spesa previste a legislazione vigente e nel rispetto del regime autorizzatorio di cui all’articolo 39, commi 3 e 3-bis, della legge 27 dicembre 1997, n. 449, con i candidati risultati idonei per aver superato le prove di cui agli articoli 8 e 9 del predetto decreto, avendo conseguito, in ciascuna prova, un punteggio pari o superiore al punteggio minimo previsto nei citati articoli 8 e 9 del decreto medesimo”.

Cerchiamo di capire meglio il significato e la portata di questa modifica normativa che, comunque, è prevista soltanto per questo concorso e non per quelli futuri, e vale solamente per i concorsi dell’infanzia e primaria, ma non per quelli della secondaria.

Il bando dell’attuale concorso prevede che le graduatorie di merito approvate dalle commissioni presso ogni Ufficio Scolastico Regionale comprendano un numero di candidati pari (non uno di più, non uno di meno) ai posti previsti dal bando. Dopo l’approvazione, il sen. Rampi ha dichiarato che “Finora chi aveva sostenuto il concorso e lo aveva superato pur non risultando tra i vincitori, era costretto a rifare ex novo i prossimi concorsi. In questo modo si può procedere agli scorrimenti di graduatoria, venendo così incontro a chi già si è sottoposto ad una seria valutazione”.

Per migliaia di candidati le parole del senatore del PD sono certamente state musica per le loro orecchie.

Più cauto e realista, invece, Mario Pittoni, responsabile del Dipartimento dell’istruzione della Lega e vicepresidente della Commissione istruzione e Cultura del Senato, che, pur condividendo e approvando l’emendamento, ha precisato che “La graduatoria di merito (comprensiva) degli idonei consente di coprire i posti di chi rinuncia, garantendo insegnanti titolari che sono un diritto per gli studenti”.

Per le vie brevi lo stesso Pittoni ha precisato a Tuttoscuola che lo scorrimento delle graduatorie, consentendo di nominare su posti rimasti vacanti per rinuncia o decadenza dei vincitori, assicurerà la totale copertura dei posti a bando, annullando quella che ritiene una operazione al risparmio da parte del MEF che attualmente non consente la surroga dei posti lasciati vacanti per rinuncia o decadenza.

In ogni modo ora occorrerà che il Ministero dell’Istruzione dia attuazione al nuovo dispositivo degli idonei, integrando l’attuale bando e precisando la portata della nuova modifica introdotta.

Il decreto ministeriale dovrà anche precisare la durata di utilizzo di queste graduatorie di merito allargate, chiarendo se avranno efficacia e utilizzo fino al prossimo concorso, come sembra probabile. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA